Tutto è successo nella giornata di ieri: intorno alle 10 del mattino, il Leeds United riceve la comunicazione da parte della polizia di far evacuare lo stadio di Elland Road e chiuderlo temporaneamente. Il motivo? Non viene specificato, nei verbali delle forze dell'ordine si parla di minacce alla sicurezza. Dopo poche ore, è stato ufficializzato l'arresto di un 42enne collegato con questi disordini.
La chiusura dello stadio e l'arresto: la ricostruzione del "caso Elland Road"
Ma andiamo per gradi. La polizia ha reso noto che la prima segnalazione era arrivata alle 21:49 di giovedì scorso. La mattina di venerdì lo stadio viene evacuato e chiuso con il Leeds che lo annuncia così sul proprio sito: "Gli uffici del Leeds United, la biglietteria, gli uffici della Fondazione e il negozio del club a Elland Road saranno chiusi fino a nuovo avviso su consiglio della polizia. Ci scusiamo per eventuali disagi e informeremo il pubblico quando riprenderà il normale servizio".
Stando a quanto dichiarato dalla polizia del West Yorkshire al The Athletic, "siamo stati chiamati per recarci allo stadio di Elland Road in seguito a segnalazioni di una minaccia alla sicurezza". Quest'ultima sembra sia stata lanciata sui social perciò le forze dell'ordine inizialmente avevano dichiarato che "sono in corso delle indagini per stabilire la credibilità di tale minaccia".
Indagini che hanno portato all'arresto di un uomo di 42 anni collegato con tutte le minacce ricevute. "Gli agenti hanno arrestato un uomo di 42 anni in relazione all'incidente e le indagini sono ancora in corso": questa la nota ufficiale della polizia del West Yorkshire. Elland Road per il momento dunque rimane chiuso fino a nuovo ordine con la prossima partita casalinga del Leeds che sarà il 4 aprile contro il Nottingham Forest.