Lecce, Mandžukić e Guè Pequeno: Piccoli, “il ragazzo d’oro”
L’attaccante classe 2001 ha trovato i primi tre gol con la maglia del Lecce
I Club Dogo annunciano il loro ritorno (con un tour) nel rap game e Roberto Piccoli torna al gol. Coincidenze? Probabilmente sì. Ma a noi piace pensare che il Guè Pequeno del Lecce – soprannome che gli è stato dai suoi compagni di squadra – abbia scelto il momento giusto per sbloccarsi in questa stagione. Duvan Zapata e Mario Mandžukić i punti di riferimento, fin dalle giovanili con il vizio del gol. Ora, nella mente dell’ex Spezia l’obiettivo è uno solo: farsi trovare pronto e segnare il più possibile. Per la tifoseria di Via Del Mare, ma anche per sé stesso.
Gue, Baschirotto…e il vizio del gol
Una nuova esperienza coincide sempre con un nuovo inizio. Nuovo allenatore, nuovi schemi e soprattutto nuovi compagni. Colleghi che in breve tempo possono diventare grandi amici. Compagni di un percorso condiviso, sin dalle prime corse sotto il sole di luglio. Piccoli ha trovato tutto questo in Federico Baschirotto, suo compagno di stanza nel ritiro estivo a Folgaria. Lo chiamavano Bobby, soprattutto i compagni di squadra italiani. Ora, il soprannome è “Guè Pequeno”: è lui il ragazzo d’oro di una squadra che fa del gruppo la propria forza, in cui ognuno è indispensabile.
Il campo è il suo spazio preferito, in cui potersi esprimere al meglio. Sin dalle giovanili, la sua presenza è sinonimo di quantità, in termini di gol realizzati. Un po’ di riscaldamento, qualche conclusione prepartita e poi arriva il fischio d’inzio: il tutto senza nessuna particolare scaramanzia e con l’obiettivo di fare il meglio per la squadra.
Lecce, Piccoli: “Mi farò trovare sempre pronto”
“Stiamo facendo bene, sono contento. Lotto per una maglia da titolare ma gioco quando il mister vuole. C’è tanta concorrenza: mi farò trovare sempre pronto. Il calcio di oggi è talmente veloce che può cambiare tutto in pochissimo tempo”. Arrivato in punta di piedi, è giunto il momento di dimostrare il proprio valore. In una città nella quale si respira e un’energia e un’emozione unica. Sotto la stessa bandiera, uniti dalla stessa passione.
Il gol e Roberto Piccoli: due linee parallele che stanno finalmente trovando le giuste coordinate per poter trovare il punto d’incidenza nella carriera del classe 2001. Tre reti per sbloccarsi (contro Udinese e Bologna in A e Parma in Coppa Italia), in una stagione in cui pazienza e fiducia saranno il suo mantra: che sia da titolare o da subentrato, Piccoli vuole lasciare il segno. Al momento giusto, nel posto giusto.