David Di Michele, Simone Tiribocchi e Guillermo Giacomazzi. Tre uomini sulla quarantina che condividono un passato glorioso sui campi di Serie A. E che, oggi, ancora si godono il mondo del pallone, sebbene in… nuove vesti. Mentre l’uruguagio è impegnato come scout in Sud America, David e il Tir hanno preferito la panchina: dopo le esperienze in Serie C, rispettivamente con Lupa Roma e Olbia, ora sono entrambi in cerca di una nuova avventura.
In comune i tre hanno tanto: età, settore di lavoro e, soprattutto, una passione, colorata di giallorosso. Tutti e tre, infatti, occupano un posto speciale nel cuore dei tifosi del Lecce, la squadra con la quale hanno vissuto tra le migliori stagioni della loro carriera, tra Serie A e B.
Il presente del Lecce, però, da sei anni a questa parte si chiama Serie C, un campionato che ha riservato ai salentini più dolori che gioie, tra obiettivi falliti ed episodi beffardi. Eppure, nel corso di questa stagione, la ruota è sembrata girare, dopo tante delusioni, dalla parte dei giallorossi. A due giornate dalla fine, infatti, il Lecce è in vetta alla classifica con 4 punti di vantaggio sul Catania, che però ha ancora una partita da giocare, questa sera contro il Trapani. Per la prima volta negli ultimi anni, i ragazzi di Liverani, nella parte finale del campionato, sono padroni del proprio destino e, per questo motivo, possono davvero sperare nella tanto attesa promozione in Serie B. Ai microfoni di gianlucadimarzio.com, Di Michele (D), Tiribocchi (T) e Giacomazzi (G) hanno analizzato il momento della squadra, rispondendo a sei domande.
PERCENTUALI-PROMOZIONE: QUANTE POSSIBILITA’ HANNO I GIALLOROSSI DI CENTRARE IL PRIMO POSTO?
DI MICHELE: Sono padroni del loro destino, è impossibile negarlo. Di sicuro, molto dipenderà - dal punto di vista statistico - dal risultato di Catania-Trapani. Sarà una bella partita e, chiaramente, se dovesse vincere il Trapani, allora i giallorossi avrebbero due chance per centrare la promozione diretta, considerati i quattro punti di vantaggio. Al momento, dico 75% Lecce, 20% Catania e il restante 5% al Trapani.
TIRIBOCCHI: Perché il Trapani torni in corsa, gli servirebbe vincere a Catania e sperare che nelle ultime due il Lecce crolli. A prescindere da ciò, in questa fase del campionato chi rincorre è sempre sfavorito, perciò dico 80% Lecce e 20% Catania.
GIACOMAZZI: 100%… o almeno è quello che spero! Il risultato di Catania-Trapani dirà tanto, ma in questo momento il Lecce è favorito: tutto dipende dai ragazzi di Liverani.
Le altre domande:
CURA-LIVERANI: QUALI SONO I MERITI DELL’ALLENATORE IN QUESTA GRANDE RINCORSA?
LA CLASSIFICA-CANNONIERI DICE CURIALE: E’ LUI IL BOMBER PIU’ FORTE DEL GIRONE C?
DI PIAZZA, SARANITI, CATURANO & CO. SU CHI PUNTERESTE NELLE ULTIME DUE PARTITE?
ROSA DI QUALITA’ ED ESPERIENZA: CHI, TRA I GIALLOROSSI, FAREBBE LA DIFFERENZA ANCHE IN SERIE B?
I RICORDI CON LA MAGLIA GIALLOROSSA ADDOSSO, PER VOI, SONO TANTI. QUALE IL PIU’ BELLO?
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CURA-LIVERANI: QUALI SONO I MERITI DELL’ALLENATORE IN QUESTA GRANDE RINCORSA?
DI MICHELE: E’ riuscito a dare subito serenità all’ambiente, a imporre delle regole che hanno creato un clima di equilibrio all’interno dello spogliatoio. E questo, nonostante procuri spesso qualche malumore, è fondamentale per un gruppo che mira al successo, nel quale tutti si devono sentire protagonisti.
TIRIBOCCHI: Prendere in mano una piazza che per cinque anni ha visto la squadra fallire nel raggiungimento dell’obiettivo-promozione non sarà stato facile. Da Lecce, in questi anni, sono passati ottimi allenatori e calciatori altrettanto bravi. Lui è stato il primo a rendere il gruppo una vera squadra e ha dato un’impronta che, adesso, si vede sul campo.
GIACOMAZZI: Pensare alle passate stagioni è sbagliato. Ogni anno ha una storia a sé, quest’anno il Lecce ha la rosa di gran lunga migliore del girone. Parlare di miracolo sarebbe esagerato, ma sicuramente Liverani è uno dei fattori che ha portato alla realizzazione di questo ottimo percorso. C’è stato un periodo di calo, però questo non va a macchiare il grande lavoro fatto nel corso del campionato. Nel bene e nel male, però, il merito non è del singolo, ma di tutti coloro che fanno parte della squadra.
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LA CLASSIFICA-CANNONIERI DICE CURIALE: E’ LUI IL BOMBER PIU’ FORTE DEL GIRONE C?
DI MICHELE: Ho giocato con lui al Palermo, ogni tanto si allenava con noi perché faceva parte della Primavera. Se è in vetta alla classifica-marcatori è perché è stato più continuo rispetto ai suoi colleghi. Anche Saraniti e Caturano, però, hanno grandissime qualità.
TIRIBOCCHI: Probabilmente sì, ha fatto la Serie B ed è un calciatore importantissimo per la categoria. Giocare a Catania non è facile, è una bellissima piazza e la pressione si sente. Lui è riuscito a esprimersi al meglio e questo non è un elemento da sottovalutare.
GIACOMAZZI: Dati alla mano, sì. I gol sono ciò che la gente va a guardare per giudicare un attaccante e quindi, sotto questo punto di vista, Curiale è davanti a tutti. Gli addetti ai lavori, però, guardano tante altre cose: noi non sappiamo cosa Lucarelli chiede a Curiale e come lui metta in pratica quanto gli viene chiesto. Altri, magari, segnano di meno, però danno un apporto notevole in fase difensiva. Servirebbe andare a vedere, per ogni calciatore, cosa gli viene chiesto di fare e come poi, di fatto, lo esegue in partita…
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DI PIAZZA, SARANITI, CATURANO & CO. SU CHI PUNTERESTE NELLE ULTIME DUE PARTITE?
DI MICHELE: Liverani ha l’imbarazzo della scelta. A questo punto della stagione, tutti sono importanti e nessuno è fondamentale. Chiunque giochi, in ogni caso, farà bene: sono tutti calciatori con tanta esperienza nella categoria e sanno bene che mettere il pallone in rete contro Paganese e Monopoli significherebbe entrare nella storia del Lecce. Gli stimoli saranno tantissimi, indipendentemente da chi scenderà in campo.
TIRIBOCCHI: Di Piazza e Saraniti sono in un ottimo momento di forma, per questo sceglierei loro. Liverani saprà a chi affidarsi, però con il caldo che comincia a farsi sentire, le squadre si allungano e il fiato si accorcia. Di Piazza può essere devastante in qualsiasi momento. Ho giocato con lui, nella Pro Vercelli, ha delle qualità straordinarie e ora sembra maturato.
GIACOMAZZI: Chi sta meglio, gioca. In questa fase della stagione la condizione fisica dei singoli è determinante, starà a Liverani valutare chi è nelle condizioni di dare il meglio di sé. Certo, se fosse fantacalcio, io schiererei Di Piazza e Saraniti, per via delle loro ultime prestazioni.
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ROSA DI QUALITA’ ED ESPERIENZA: CHI, TRA I GIALLOROSSI, FAREBBE LA DIFFERENZA ANCHE IN SERIE B?
DI MICHELE: In tanti l’hanno già fatta e non avranno problemi a tornarci, altri potrebbero essere la rivelazione del prossimo campionato. Uno su tutti? Saraniti, perché ha fatto tanta gavetta e ha la fame giusta per far bene. Quando c’è la voglia di fare, tutto è possibile.
TIRIBOCCHI: Dipende dalle scelte che farà la società. Dubito che, ottenuta la promozione in B, il Lecce mirerebbe ad una salvezza tranquilla. La piazza è ambiziosa, anche in Serie B servirebbe tanta fame di vincere. Ho giocato con Cosenza e sono certo che non risentirebbe del salto di categoria. Mancosu, poi, ha le qualità giuste per far bene anche in B.
GIACOMAZZI: Mi auguro per i ragazzi che tutti riescano a dire la loro anche in B. Per molti sarebbe la prima volta, ma se ripenso al Carpi e al Frosinone, che con lo stesso “blocco” di giocatori hanno centrato la doppia promozione in B epoi in A, allora tutto è possibile.
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I RICORDI CON LA MAGLIA GIALLOROSSA ADDOSSO, PER VOI, SONO TANTI. QUALE IL PIU’ BELLO?
DI MICHELE: Poche settimane fa sono “sbarcato” sui social e ho scelto di mettermi in contatto con i tifosi giallorossi, ricordando un episodio che mi ha riempito il cuore. L’ultimo anno in Serie A, retrocedemmo aritmeticamente alla fine della partita in casa del Chievo. I tifosi ci applaudirono come non fosse successo nulla, era palese che si fossero resi conto che noi ce l’avevamo messa davvero tutta. Fu una goduria, nonostante la giornata triste. E lo stesso spettacolo si è ripetuto una volta tornati a Lecce.
TIRIBOCCHI: A Lecce, dal punto di vista realizzativo, ho trascorso i miei anni migliori. Il boato del settore ospiti dopo il gol a Bari nel derby vinto 0-4 lo porto ancora dentro, però anche la festa per la promozione in A fu strepitosa.
GIACOMAZZI: In dodici anni di Lecce ne ho vissute davvero tante, non è facile fare una selezione. I ricordi più belli non sono sinonimo di grandi manifestazioni, ma anche di piccoli gesti, dei dialoghi con i tifosi quando le cose non andavano bene.