“Pazza Inter? No, niente più”. Pazzo Lecce, però, quello sì. Antonio Conte torna nel Salento, dopo l’esordio nel 1986 con i giallorossi di Fascetti. Lo fa con un’Inter in piena corsa per lo scudetto, ne esce amareggiato con un pareggio quasi sofferto. Al gol di Bastoni risponde Mancosu, a pochi istanti dal fischio finale il Lecce sfiora l’impresa con un palo di Falco su calcio di punizione. Tre mesi dopo il pareggio con la Juve, il Lecce al Via del Mare ferma pure i nerazzurri. Un altro 1-1, un altro gol di Marco Mancosu. Leader silenzioso e bomber decisivo, trascinatore dei suoi dopo quattro sconfitte consecutive.
TABÚ DA SFATARE
Dopo venti giornate di campionato, il Lecce è ancora in cerca della prima vittoria in casa. Solo cinque i punti raccolti nelle 10 partite al Via del Mare, ai pareggi contro Sassuolo, Cagliari e Genoa si aggiungono quelli con le squadre di Sarri e Conte. “Preziosi per la classifica, ancor più dal punto di vista del morale - ha spiegato Liverani in conferenza stampa -. Creare così tante occasioni contro l’Inter di Conte significa avere tutte le carte in regola per salvarsi. I tanti infortunati dell’ultimo mese sono finalmente tornati a disposizione, ora voglio una squadra consapevole di cosa può fare”.
IL LECCE, MANCOSU E LA LOTTA SCUDETTO
Prima il Milan (2-2 a San Siro), poi la Juve, adesso pure l’Inter dopo quattro sconfitte nell’ultimo mese. I giallorossi, oggi in campo con un inedito 5-3-2, continuano ad essere la mina vagante di questa Serie A. Il Lecce lotta, si difende, recupera e riparte, esce palla a terra e senza timore dalle situazioni più complicate. Il pareggio contro la Juve, quasi tre mesi fa, offriva proprio a Conte l’assist per portarsi in vetta a +1. All’1-1 del Via del Mare fece però seguito il 2-2 dell’Inter contro il Parma, il gol di Mancosu di questo pomeriggio potrebbe lanciare la Juve a +4 del secondo posto.
La lotta salvezza da una parte, quella per lo scudetto dall’altra. Impegnato nella prima, il Lecce si diverte a “sporcare” la seconda. Pazzo come l’Inter delle scorse stagioni, non quella di Conte che già prima dell’estate fu chiaro: “Basta follie, voglio una squadra forte e competitiva”. Antonio ci è riuscito, ma lo scivolone nel suo stadio, quello del suo esordio in Serie A, potrebbe finire per costargli caro.
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“Colpa” di un Lecce che non guarda in faccia nessuno, bello e spericolato come vuole Liverani. Che si gode Petriccione, oggi “play basso” e migliore in campo, Mancosu e Pippo Falco. Gli eroi di giornata sono gli stessi che hanno portato il Lecce in Serie A, il sesto centro del capitano lancia i giallorossi a quota 16 punti in classifica. La metà di questi sono arrivati grazie ai gol di Mancosu, a segno contro Torino, SPAL (doppietta), Juve e Inter. Sempre decisivo, specialmente nei momenti più delicati: per ulteriori informazioni, chiedere a... Juventus e Inter.