Al via il progetto “AI4SOCCER”. Liguori: “Punti in più in classifica”. Vulpis: “Asse tecnologia-calcio da rinforzare”
Matteo Barile 28 Giugno 2022Presentato il progetto “AI4SOCCER”. L’evento, in collaborazione con il Lecce, è stato caratterizzato dalla presenza di Inmatica, di Liguori e Vulpis

“A noi, come Lecce, ha fatto un grandissimo piacere quello di aver collaborato a questo progetto. Io chiedo sempre informazioni sulle analisi delle partite; mi ha sempre affascinato questo mondo e vedere tutta una serie di analisi in tempo reale rappresenta un valore aggiunto. Come dicono gli addetti ai lavori sono questi particolari, che possono incidere sulle prestazioni e fornire punti in classifica nell’arco di un campionato, connotato da grandi difficoltà ogni anno. Poi, mi ha colpito molto che l’intelligenza umana in determinati momenti di stress è un po’ influenzabile. Le scelte vanno fatte in pochissime frazioni di secondo e avere dei dati oggettivi dalla propria rappresenta un beneficio.“
L’appello di Vulpis: “Dobbiamo essere veloci se vogliamo tornare ad essere i numeri 1 come movimento calcio”
Nella conferenza realtiva a questo workshop ha detto la sua anche il vice presidente vicario della Serie C, Marcel Vulpis, che ha evidenziato come sia importante irrobustire l’asse tra la tecnologia e lo sport: “Senza ricerca, non c’è sviluppo in qualsiasi settore. Quando sento da cittadino e giornalista che alcuni fondi per la ricerca vengono tagliati, è come se uno tagliasse le radici per il futuro di un paese, una comunità o più settori. Questo progetto di Inmatica, che è stato sviluppato in quest’ultimo anno e mezzo con il supporto pratico molto importante del Lecce. Io credo che questa iniziativa sia molto significativa per il Sud Italia, che ha più bisogno di un maggiore supporto anche di tipo istituzionale. Noi, come Lega Pro, abbiamo avuto un piccolo test, che si è collegata al progetto dell’US Lecce, perchè Inmatica ha deciso di acquisire i diritti televisivi collegati a un pacchetto di match della Serie C. L’obiettivo era quello di unire il test sul club salentino a un pool di altre società della nostra categoria, dove, tra l’altro è molto forte l’investimento sui giovani. Come Lega abbiamo pensato al posizionamento del marchio Lega Pro nei prossimi 4 anni, quando il 12 gennaio 2021 è partita la nuova governance e ho detto subito al presidente Ghirelli che si doveva andare sull’innovazione tecnologica. Continueremo a investire sul tema della match analysis. Come Lega, presenterò al presidente Ghirelli e al Consiglio Direttivo un progetto, in cui andremo a creare un perimetro, nel cui contenitore ci saranno solo aziende, che danno un forte contributo tecnologico e che condividono un forte attenzione all’innovazione.“

La sua disamina si conclude con un appello. Se, come movimento calcistico, si vuole tornare ad essere dei riferimenti globali in ambito calcistico, bisogna prendere delle decisioni ben precise e rapide: “Dobbiamo essere molto veloci. Il mercato e la concorrenza che stiamo vivendo a livello internazionale è fortissimo. In diversi settori ci sono dei vantaggi competitivi che sono stati raggiunti in altri campionati. Ne menziono uno: quello dei diritti televisivi. Noi, in quet’ultimo mese, abbiamo deciso di aprire a New York. Sono felicissimo di questa novità, ma altri campionati hanno aperto 10/15 anni fa. Questo svantaggio non si recupera in una notte; io credo che Inmatica abbia la forza, l’intelligenza e la visione di scenario per entrare in questo mercato e per diventare uno dei player più importanti sul futuro della match analysis applicato allo sport. Io spero che, con aziende come Inmatica, l’abbinamento tecnologia-calcio diventi sempre più forte in questo paese perchè questo svantaggio nei diritti audiovisivi potremmo acuirlo a favore di campionati come la Bundesliga o Premier League, se non siamo veloci. Dobbiamo metterci tutti un po’ più in gioco. Perdere anche sei mesi diventa un minus in termini di competitività nel confronto con gli altri campionati e con altri club. Quando, poi, vediamo che i bilanci non quadrano, c’è un aspetto di non corretta gestione a 360° da analizzare. Solo così il calcio italiano potrà tornare ad essere leader in ambito sportivo e meglio altri settori.”