In occasione della presentazione del suo libro "Smile" in Mondadori Duomo, Rafael Leao si è raccontato a 360°. L'attaccante del Milan ha parlato dei suoi idoli, del suo rapporto con Maldini e Ibra, del suo legame con il club rossonero e non solo.
Milan, le parole di Rafael Leao
Dopo aver indossato a lungo il numero 17, da questa stagione Leao gioca con il numero 10 sulle spalle. L'attaccante portoghese ha spiegato il motivo del cambio di numero: "Ho scelto la numero 10 per Del Piero e per tanti altri campioni che l'hanno indossata e sono miei idoli".
Poi, Leao si è soffermato su Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic, due figuri fondamentali per il suo percorso in rossonero: "Maldini all'inizio mi provocava in modo positivo. Mi diceva che non dovevo pensare solo ai dribbling ma più alla squadra. È stata una persona importante per la mia crescita". Poi, su Ibra ha aggiunto: "Mi ha trasmesso la sua mentalità: arrivare presto, essere concentrato per 90 minuto. Mi diceva sempre che la palla giusta sarebbe arrivata. Sono giovane, non sono perfetto, ho ancora tanto da imparare da questi campioni se voglio vincere tanto nella mia carriera".
L'attaccante rossonero ha poi ricordato la vittoria dello scudetto nel 2022: "Il ricordo dello Scudetto? Il Duomo, mai visto una cosa così. Ho sempre sognato un Duomo tutto Rossonero".
Dal passato al presente, Leao è però concentrato su questa stagione: "Venerdì c'è una partita importante, poi l'Europa League, che è un obiettivo. Vogliamo un San Siro caloroso".
Infine, il portoghese ha spiegato come è nata la decisione di rinnovare con il Milan: "Non potevo lasciare il Milan, loro mi sono stati sempre vicini, anche nei momenti più difficili della mia vita".