La Lazio ha deciso di non parlare alla stampa dopo la sconfitta per 1-2 allo Stadio Olimpico contro il Bologna, nel lunch match della venticinquesima giornata di Serie A.
Stando a quanto riportato da Matteo Petrucci di Sky Sport, il motivo della scelta risiederebbe nella tensione accumulata nel corso della partita soprattutto per l'arbitraggio di Maresca, contestato soprattutto alla fine del primo tempo.
Lazio-Bologna, biancocelesti in silenzio stampa: i motivi
Sarri era apparso nervoso già nel prepartita, quando aveva contestato gli orari della giornata di campionato parlando di "imboscata" tesa dalla Lega Serie A alla società biancoceleste. Poi l'allenatore, reduce dalla vittoria in Champions nell'andata degli ottavi contro il Bayern, ha preferito non presentarsi ai microfoni nel post partita; allo stesso modo, nessun altro tesserato della Lazio rilascerà dichiarazioni.
Stando alle ricostruzioni, lo stesso Sarri e il direttore sportivo Fabiani avrebbero aspettato Maresca nel sottopassaggio degli spogliatoi al termine del primo tempo. L'episodio contestato sarebbe soprattutto il contrasto tra Lewis Ferguson e Gustav Isaksen a ridosso dell'area del Bologna (o forse già all'interno dei sedici metri). Dopo un silent check col VAR Mazzoleni, Maresca aveva posto fine alla prima frazione di gioco, in mezzo ai fischi dell'Olimpico. L'ira biancoceleste potrebbe essere legata anche a un contatto sempre tra Ferguson e Cataldi al limite dell'area e ad altri mancati fischi.
Esiste peraltro un precedente: la Lazio non rilasciò dichiarazioni alla stampa neanche dopo Juventus-Lazio del girone d'andata. Anche in quel caso l'arbitro era Maresca.