Maurizio Sarri torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia della sfida che si terrà domani, 22 gennaio 2022 allo ore 20:45, allo Stadio Olimpico di Roma, tra Lazio e Atalanta. Dal confonto con Gasperini al mercato, con un occhio di riguardo alla situazione di Luiz Felipe.
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"Domani giochiamo contro una squadra dal potenziale offensivo enorme"
L'ex allenatore del Napoli mette a fuoco la partita contro la Dea, che, a sua detta, è una squadra dal potenziale offensivo davvero enorme. Questa gara serve per dare continuità a un periodo, in cui si sta registrando una crescita interessante, che non va interrotta.
"Abbiamo mostrato davvero una buona solidità contro la Salernitana e contro l’Udinese. Ma domani sarà un'altra storia: giochiamo contro una squadra dal potenziale offensivo enorme. I margini di errori si riducono molto. Non so se avremo chances di qualificarci in Champions. Adesso ci interessa proseguire una crescita che sta proseguendo".
Il confronto con Gasperini
Lazio-Atalanta significa Maurizio Sarri contro Gian Piero Gasperini. Il confronto tra questi due allenatori va avanti quasi ininterrottamente da 17 anni. Un lasso di tempo che cambia inevitabilmente le persone.
"Siamo cambiati molto entrambi; e questa è una situazione assolutamente naturale. Nel calcio e nella vita 17 o 20 anni sono davvero tanti. Le persone cambiano, non ci sono soluzioni".
Il calendario non aiuta
Le persone non cambiano, certo. Ma ciò che Sarri vorrebbe cambiare sono i calendari o quanto meno l'approccio con cui le rose dovrebbero affrontare campionati e, più in generale, le stagioni. Per Sarri c'è solo una soluzione a quest'organizzazione: aumentare le rose, limando il fair play finanziario.
"Ci stanno prosciugando energie a tutti i livelli: nazionale, europeo e mondiale. Si terrà un mondiale a 60 squadre d’inverno, tolgono la regola del gol in trasferta, dando più spazio ad eventuali tempi supplementari, aumentano il numero di partite. Il tutto viene acuito dall’ipocrisia di mettere il fair play finanziario e bloccare le liste: almeno ci facessero tesserare 30 giocatori, se dobbiamo giocare così tanto".
Il futuro di Luiz Felipe è sconosciuto
La condizione, dapprima citata, però, è difficilmente attuabile, visto e considerato che c'è anche il rischio di perdere un giocatore in difesa: parliamo di Luiz Felipe, di cui ancora non si consoce esattamente il suo futuro.
"Non so se rimarrà, ma so che la società sta facendo di tutto per trattenerlo. Le prestazioni del ragazzo crescono di partita in partita e, a dirla tutta, ci dà l’idea che possa ancora crescere"