“Ho dovuto riformattare la testa e il modo di avvicinamento alla partita”. Marco Parolo si è reinventato per diventare ancora fondamentale per la Lazio: “La mia stagione è stata diversa dalle altre, non sono più un titolare. Ho capito di poter essere utile alla squadra anche in altri aspetti”, ha confessato ai microfoni di Lazio Style Radio.
Il centrocampista biancoceleste aspetta il ritorno in campo, intanto si gode la famiglia: “In questi giorni trascorro molto tempo con loro e giocando con mio figlio per recuperare il tanto tempo perso con lui a causa di ritiri e viaggi. Siamo a casa da un paio di mesi, non vediamo l’ora di ripartire”. Manca l’adrenalina del campo: “Per noi è pane quotidiano, dalla semplice sfida in famiglia ai duelli tra noi compagni in allenamento”.
"Ho voglia di lavorare ogni giorno"
La Lazio si è fermata sul più bello, quando il sogno Scudetto era diventato un obiettivo concreto: “Quando si lotta per un obiettivo concreto come la vittoria di una Coppa o di un campionato, si ha dentro quel qualcosa in più rispetto a quando si gioca per il conseguimento di un obiettivo, anche se prestigioso come la qualificazione in Champions League”
Sul gruppo: “Abbiamo giocatori di altissima qualità, negli anni scorsi segnavamo tanto, dovevamo crescere nella fase difensiva, ora lo scatto nella crescita c'è stato, non a caso vantiamo il miglior reparto arretrato della Serie A. Ho fatto fatica a regolare la forma fisica con l'impiego ridotto in campo. Ho voglia di continuare a lavorare ogni giorno, provo a dare sempre il massimo per mettere in difficoltà il mister, sono soddisfatto”, ha concluso Parolo.