In una lunga intervista a "Il Messaggero" il difensore della Lazio, Mario Gila, ha parlato di tantissimi temi: dal suo futuro alla nazionale, passando anche per il suo rapporto con Sarri e Tudor. Il difensore biancoceleste, poi, ha anche spiegato come ha riportato la frattura dell'alluce del piede sinistro.
Le parole di Gila
Come prima cosa Gila ha raccontato come ha riportato la frattura dell'alluce del piede sinistro e come questo infortunio pregiudicherà la sua preparazione: "Una sfortuna chirurgica. Una scivolata mi ha preso l'alluce e si è fratturato. Non ho, però, alcuna intenzione di piangermi addosso. Voglio rimettermi in piedi subito e recuperare prima delle quattro settimane previste di stop. Sono certo che riuscirò. È dura ma non mi abbatto. Tornerò ancora più forte e voglioso, mostrerò le mie qualità e mi adatterò al nuovo gioco".
L'ex Real Madrid ha spiegato anche il suo rapporto con Maurizio Sarri e con Igor Tudor: "L'anno scorso è stato tosto sotto ogni punto di vista per la Lazio. Non riuscivamo più, dopo tre anni, a dare quello che chiedeva Sarri. Eravamo entrati in una spirale negativa. Mi aspettavo che lui decidesse di andare via. Sono rimasto stupito, invece, dal passo indietro di Tudor perché avevamo ottenuto ottimi risultati fino a campionato. Da entrambi, però, mi porto dietro un bagaglio immenso".
Gila si è anche esposto su chi può essere la sorpresa della prossima stagione tra i suoi compagni: "Spero possa essere Pellegrini perché ha un potenziale incredibile. Anche Isaksen potrebbe esserlo, non avete ancora visto nulla di ciò che è in grado di fare con il pallone in campo".
Il difensore biancoceleste, poi, ha concluso parlando del suo futuro: "Io non mi muovo da qui, anche se il Real vanta un diritto e sono arrivate proposte. La Lazio crede in me e io credo nella Lazio".