Era senza squadra, ora decisivo in Champions: Akpa Akpro e una notte da sogno
Quando in estate, tra lo scetticismo, è arrivato alla Lazio, in pochi avrebbero immaginato di ritrovarselo decisivo in Champions League.
Difficilmente lo avrebbe pensato fino a qualche tempo fa lo stesso Akpa Akpro, 28 anni, centrocampista e soprattutto eroe della sfida contro il Borussia Dortmund.
Minuto 76: taglio di Ciro Immobile (altra bella storia la sua da ex), l’ivoriano – entrato nove minuti prima – ci crede e accompagna l’azione. Il resto è un fermo immagine da ricordare tutta la vita. L’attaccante biancoceleste lo trova nel cuore dell’area, lui con il mancino batte Hitz e segna il gol del 3-1. Tre punti e prima vittoria della Lazio ai gironi di Champions League tredici anni dopo l’ultima volta.
Senza squadra
Sono passati 4732 giorni da quel Lazio-Werder Brema 2-1 del 6 novembre 2007. Akpa Akpro aveva 15 anni e giocava nelle giovanili del Tolosa. Ci è rimasto fino al 2017: 121 partite in Ligue 1 e 5 gol, ma mai uno così importante.
Famiglia di calciatori la sua, per il Téfécé sono passati anche i fratelli maggiori Jean-Louis e Jean-Jacques: il primo ha giocato in Inghilterra, l’altro nelle divisioni inferiori francesi. Lui, Jean-Daniel, è quello che ha fatto più strada. Un percorso tutt’altro che in discesa. A Tolosa era diventato capitano a 23 anni, poi la pubalgia e un’intera stagione passata ai box tra il 2016 e il 2017.
Tre estati fa era addirittura rimasto svincolato. E una squadra non l’ha avuta fino a febbraio 2018, momento del suo passaggio alla Salernitana. Arrivato da scommessa, in due stagioni e mezzo è diventato un titolare fisso. Ventura non ci ha mai rinunciato: “È un giocatore da Serie A”. Ora anche da Champions League. Paradossale come, lo scorso agosto, proprio la sostituzione di Akpa Akpro nella sconfitta che precluse i playoff con lo Spezia fece sbottare Lotito. Poche ore dopo arrivarono le dimissioni del 72enne.
Destino
In estate l’arrivo alla Lazio. “Ormai la speranza era morta”, ha raccontato in settimana durante la conferenza stampa di presentazione. In poche settimane ha conquistato la fiducia di Inzaghi che a sorpresa lo ha inserito nella lista dei 25 in Serie A e anche in quella Champions: “Si è guadagnato questa serata fin dal primo giorno di ritiro, è entrato in punta di piedi e si sta ritagliando il suo spazio”.
Che Inzaghi ci puntasse si era già capito nell’inizio di campionato: quattro partite e tre ingressi dalla panchina, Akpa Akpro era rimasto in panchina solo domenica scorsa contro la Sampdoria. Mezz’ala di corsa e interdizione, in carriera ha giocato dappertutto: anche difensore centrale e attaccante. Contro il Borussia Dortmund si è vista qualche reminiscenza.
Un segno del destino c’era stato: il girone lo ha sorteggiato a Ginevra l’amico Drogba. Il centrocampista lo ha anche ringraziato. Eh sì, poteva andare peggio.
Insieme hanno preso parte al Mondiale 2014 in Brasile: “Congratulazioni per questa sfida!”, gli ha scritto Didier il giorno della firma. L’anno dopo Akpa, con Gervinho, Kalou e Kolo Touré, ha vinto anche la Coppa d'Africa in Guinea Equatoriale. Ah, parlavamo di destino. Sapete chi era stato l’ultimo laziale a segnare al debutto in Champions League? Simone Inzaghi nel settembre 1999 contro il Maribor. Storie di calcio: da svincolato a eroe in Europa, è la notte di Akpa.