Pensi alla Lazio di Tare e ti vengono in mente grandi colpi come quelli di Milinkovic Savic o Luis Alberto. Operazioni da urlo. Poi in realtà ci sono tutti gli altri. Meteore, promesse mancate, quelli durati un anno o solo qualche partita. Da Morrison a Kishna. Alzi la mano chi se li ricorda tutti.
RAVEL MORRISON - Predestinato con qualità da vendere ma una testa matta. Alla voce “carriere buttate” il suo nome c’entra di diritto. Cresciuto nel settore giovanile dello United, Ferguson disse di lui che “era il sedicenne più forte del mondo”. Giocava con Pogba e si dice fosse più forte e pronto. Talento gettato al vento, ma la colpa è solo sua. Una volta in spogliatoio rubò gli scarpini a Rio Ferdinand e Rooney per far mangiare la sua famiglia. Semplicemente un pazzo. “Mi sono sempre trovato nel posto sbagliato con le persone sbagliate” - ha detto poi anni dopo. Anche Tare ci aveva creduto ma si é dovuto arrendere di fronte all’evidenza: “Ha un talento incredibile ma è completamente matto”. Scappava dal ritiro di Auronzo e non lo trovavano più. Risse, furti e aggressioni, non si è fatto mancare nulla. Qualità, giocate da campione in allenamento, in partita non ha mai lasciato il segno. Ci avevano scommesso anche West Ham, Sheffield e Qpr ma il copione è stato sempre lo stesso. Oggi gioca nel Derby County. Quattro presenze in Serie A e tanti rimpianti per quello che sarebbe potuto essere. Magari con un’altra testa.
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