Dopo Lazio-Milan, Francesco Acerbi è finito nell'occhio del ciclone. In occasione del gol decisivo di Sandro Tonali, il difensore si è lasciato andare a un sorriso amaro e beffardo. Che non gli è stato perdonato.
Nella tifoseria laziale è cresciuto il malcontento per il gesto, ritenuto inaccettabile, per qualcuno anche sospetto. Dopo qualche giorno di silenzio, Acerbi ha deciso di rispondere con una lettera aperta sul Corriere dello Sport in cui ribadisce la sua lealtà e il suo amore per i colori biancocelesti: "Ho deciso di prendermi 48 ore per riflettere e trovare le parole giuste per condividere i miei pensieri e le mie sensazioni, a cuore aperto" ha esordito.
Lazio, la lettera di Acerbi ai tifosi
Un "frullatore di emozioni e frustrazioni": così Acerbi ha descritto la partita contro il Milan. Una sfida sfortunata, che arriva in un periodo non facile per il difensore. "Purtroppo da qualche mese vivo una situazione a livello personale che non mi sarei mai aspettato di vivere. Avverto una sensazione di solitudine che umanamente mi ferisce" ha spiegato Acerbi. Una sensazione che lo limita in campo e fuori, ma che affronta grazie all'aiuto della propria famiglia: "Mi dà equilibrio e serenità per affrontare comunque tutto a testa alta".
"Il luogo comune nei confronti dei calciatori è che il nostro lavoro e i nostri guadagni ci rendano immuni agli stati emotivi" ha proseguito il difensore, che ricorda a tutti come anche loro, seppur spesso mitizzati, sono fallibili: "Spesso sbagliamo anche noi, siamo esseri umani, è giusto ricordarlo sempre. Non mi sono mai sottratto ai miei doveri e alle mie responsabilità perché sono un uomo e un padre di famiglia, prima ancora che un calciatore".
Non può essere però messo in discussione è il senso del dovere di Acerbi: "Ciò che non posso accettare sono le illazioni sulla mia integrità personale e professionale, sulla mia serietà e sul mio impegno a difesa dei colori della Lazio, con o senza la fascia di capitano al braccio". Il difensore biancoceleste prosegue poi dicendosi ferito delle accuse di chi mette in dubbio la sua professionalità: "Sono una persona seria e un calciatore leale".
Poi, in chiusura, il difensore dichiara amore ai colori biancocelesti: "Non dimentico ogni singolo istante di questi anni alla Lazio. Porterò questi ricordi sempre con me, non c’è critica o contestazione che possano cancellare tutto ciò che ho ricevuto in questi anni".
Quale futuro adesso per il difensore? "Per quanto mi riguarda, è la prossima partita con la maglia della Lazio" prosegue Acerbi, che di abbandonare la nave non ne vuole sapere: "Mi piacerebbe che tutti insieme potessimo voltare pagina, almeno per concludere la stagione nel migliore dei modi, con dignità e rispetto reciproco".