Volti nuovi, una trasferta da oltre 600 Km e il ritorno alla vittoria: l'era Solari al Real Madrid comincia all'insegna della positività in quella che doveva essere per forza la partita della rinascita.
Quattro gol in trasferta per iniziare col piede giusto almeno in Copa del Rey, competizione maledetta negli ultimi anni per la Casa Blanca e unico trofeo che Zidane non è riuscito a portare in bacheca durante il suo triennio merengue. La geografia però non è stata dalla parte del Real: il viaggio a Melilla, una delle due città spagnole extra-territoriali, ha costretto la squadra di Solari ad andare fino in Marocco per giocare questa partita e il forte acquazzone di serata non ha certo favorito le migliori condizioni.
Un inizio difficile dominato dalle paure e dalla situazione irreale creatasi nelle ultime settimane. Poi il gol di Benzema per cambiare la storia della partita e forse dell'intera stagione. Numeri incredibili per il 9 del Real, il centravanti degli esordi: ha segnato alla prima di tutti gli ultimi allenatori, da Ancelotti a Zidane, da Lopetegui a Solari, ognuno ha diretto la sua prima partita dalla panchina vedendo segnare Karim The Dream. Il francese è anche diventato il primo giocatore del calcio spagnolo ad aver segnato in questa stagione in Liga, Copa del Rey e coppa europea di riferimento, preliminari esclusi.
Benzema il trascinatore, poi arrivano tutti gli altri. Asensio, provato da Solari nel ruolo di mezz'ala, Odriozola e Cristo González. L'ex Real Sociedad finalmente capace di superare quello scomodo luogo comune di eterno supplente di Carvajal: d'altronde lui ha esordito in e trovato il suo primo gol in nazionale proprio per un suo infortunio e anche adesso sta trovando spazio per i guai fisici dello stesso Carvajal.
E poi la storia di Cristo González, uno dei volti di Solari. Fa parte dei ragazzi che allenava al Castilla e che vorrebbe promuovere in prima squadra: lui come Vinicius, pronti a fare il salto tra i grandi. Come quello che gli ha permesso di prendere di testa la palla del 4-0 e di segnare il suo primo gol dopo le belle cose fatte con la squadra B.
Una delle nuove scommesse di Solari, che fa del lancio dei giovani il manifesto del suo madridismo, forse l'ingrediente principale per far partire la sua rivoluzione.