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Data: 22/04/2017 -

La foto con Ronaldo, il paragone con Henry, i numeri del predestinato: ecco il fenomeno Mbappé che sfida la Juventus

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A 13 anni la Nike lo aveva già messo sotto contratto, a 14 un emissario del Real Madrid se ne innamorò vedendolo durante una partita al Clairefontaine, il centro all’avanguardia dove maturano i giovani talenti francesi. Dal viaggio in Spagna tornò con una foto con l’idolo Cristiano Ronaldo ed una promessa: “Il mio sogno? Giocare per il Real Madrid: meglio mirare alla luna, così se non riesci arriverai alle nuvole”. Appena quattro anni dopo Kylian Mbappé ha toccato il cielo, è diventato una stella. Una delle più splendenti. La Francia ora è ai suoi piedi, l’Europa pure,“c'est exceptionnel” è il coro che si alza quando si sente il suo nome. Nato a Bordy, un sobborgo poco lontano da Parigi, il 20 dicembre di 18 anni fa. Ha iniziato lì a tirare i primi calci ad un pallone nella scuola calcio del quartiere, sotto l’attenta supervisione di papà Wilfrid, dirigente e allenatore della squadra: “Quando ha iniziato a giocare da piccolino è apparso subito chiaro come avesse qualcosa di speciale. Di unico”. Famiglia premurosa, molto unita. Il padre lo seguiva passo passo nella crescita da atleta, la madre lo spronava a dare il meglio a scuola, dove Kylian non ha mai deluso. Diploma in scienze e tecnologie del management e della gestione aziendale, non ha mai lasciato nulla al caso il ragazzo.

Il calcio però veniva prima di tutto. Naturale visto il talento di cui lo aveva donato il Dio pallone. Testa sulle spalle, classe da predestinato. Ingredienti giusti per fare la storia. Non è sempre stato tutto facile però, soprattutto agli inizi. Fisico esile, forse tropo gracile, difficile fare a sportellate con i difensori avversari così. Ha dovuto lavorare d’astuzia, dopo un po’ nemmeno riuscivano a sfiorarlo per quanto andava veloce, ricordano gli istruttori dell’epoca. Famiglia di atleti, con la madre Fayza giocatrice professionista di pallamano e il fratello adottivo Jirès Kembo-Ekoko (figlio naturale di un ex Nazionale zairese) calciatore professionista. Curare l’aspetto fisico non è stato un problema, a fare il resto ci ha pensato la natura. Già ai tempi della scuola calcio il suo talento non è passato inosservato. Proposte su proposte, da ogni angolo di Francia. Alla fine ha avuto la meglio il Monaco, che nel 2013 non se lo è fatto sfuggire. Colpi di genio, eleganza e gol. Mix letale per un giovane che a 16 anni già incantava. I paragoni con un altro fenomeno passato da quelle parti sono arrivati spontanei: “Guardatelo, somiglia ad Henry”. Accostamento prima sussurrato, quasi per vergogna di essere tacciati per blasfemi, alla fine urlato. Anche da chi quel Tity lo conosce molto bene: “Hanno qualità simili, per potenziale e talento si somigliano molto”. Parole e musica di Arsene Wenger.

Scherzi del destino: a soli 18 anni Mbappé ha polverizzato già due record che appartenevano proprio ad Henry. Da adesso chi vorrà essere il giocatore più giovane ad esordire con la maglia del Monaco e il marcatore più precoce dovrà vedersela con Kylian. A proposito di record, il ragazzo ne ha già frantumato qualcun altro. Quali? Mettetevi comodi, sono un bel po’: è il più giovane esordiente nella storia della Nazionale francese, il giocatore più giovane a mettere a segno una doppietta in un quarto di finale di Champions League, e come se non bastasse con il gol di ieri al Borussia Dortmund è diventato l’unico giocatore in grado di segnare in tutte le prime quattro gare della fase ad eliminazione diretta della stessa competizione. Un unico aggettivo: predestinato. Eppure c’è chi gli aveva predetto l’esplosione definitiva in questa stagione, coincisa forse con i due gol segnati tra andata e ritorno al Manchester City: “Sapevo che avrebbe segnato, me lo sentivo”. I veggenti però non c’entrano, tutta opera del fratello Ethan, di sette anni.

Potrebbe essere paragonato ad un missile: per potenza, struttura fisica ed esplosività. Quando parte è difficile stargli dietro per chiunque. Già 5 gol in questa edizione della Champions League, 12 in campionato. Numeri importanti, sorprendenti. E’ il prototipo dell’attaccante moderno: mobile, duttile, letale. Con Falcao forma una delle coppie più temibili in Europa. E l’urna di Nyon ha deciso proprio che sarà la Juventus la squadra incaricata di neutralizzarli. Eppure Mbappé un primo approccio con il calcio italiano già ce l’ha avuto, quando con la Nazionale francese Under 19 ha schiantato gli azzurrini per 5-0 all’Europeo di categoria. Per lui nessun gol, ma una partita da stropicciarsi gli occhi. “C'est fantastique”. Ora è sulla bocca di tutti. Piovono complimenti, paragoni, applausi. Mbappé però non si monta la testa, risponde sul campo, da fenomeno vero.



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