Parma-Reggina non può essere una partita come le altre. Non per Edoardo Corvi. Il portierino degli emiliani ha fatto il suo esordio con la maglia gialloblù in prima squadra. Nato qualche chilometro fuori dal centro di Parma, il classe 2001 ha da sempre vestito la maglia con i colori della sua città. Amore e tifo per una società che da sempre l'ha coccolato e l'ha fatto crescere senza pressioni. Dalle partite in Curva Nord al campo, il passo è stato breve e l'amore per Corvi verso Parma è stato più forte anche del fallimento. Un potenziale importante per un ragazzo che avrebbe potuto lasciare la sua città per andare a giocare in qualche altro settore giovanile professionistico, invece la sua scelta è stata di cuore, di fede. Restare a Parma per riportare senso di appartenenza a questi colori e a chi qualche anno prima gli aveva dato fiducia.
Legnago-Parma per un biglietto di sola andata
Dai pulcini alla Primavera disputando sempre campionati importanti e sottolineati anche da quslche convocazione nelle Nazionali giovanili. La scuola è stata dura, allenamenti e rinunce, sacrifici da fare per continuare a inseguire il sogno di diventare calciatore. Un anno di erasmus in C, lo scorso, a Legnago concluso con la retrocessione ma i suoi guantoni si sono sporcati più di una volta per cercare di portare la squadra alla salvezza. Il ritorno a Parma con l'idea di non voler disfare le valigie.
Buffon, Chichizola e la consapevolezza di crescere all'ombra di due grandi campioni sapendo che prima o poi l'occasione sarebbe arrivata. Ed eccola lì, forse in anticipo sulla tabella di marcia, ma quando mai meritata per il lavoro e i sacrifici che il ragazzo ha fatto. L'abbraccio con il presidente Krause durante il riscaldamento e l'appaluso della Curva, non è un passaggio di testimone, ma Corvi debutta al Tardini proprio come Buffon nel lontano novembre 1995. Ecco perché Parma-Reggina non è stata una partita qualunque, ma l'inizio di una favola dai contorni crociati e colorata di gialloblù per Edoardo Corvi.
L'abbraccio con Buffon e Chichizola
La vittoria finale contro la Reggina è una sorta di liberazione. Un grosso respiro per aver portato a casa un compito non semplice. L'esame era di quelli tosti, ma a pieni voti Corvi ha superato anche questo. E' bastata un'uscita per far scattare gli appalusi dei tifosi. Iniezione di fiducia e linfa per non sentirsi 'solo' tra i pali del Parma. L'incitamento dei compagni, le parate e la porta inviolata al fischio finale.
L'adrenalina lascia spazio all'emozione. Corvi abbasa la testa dentro la maglia e forse dentro di sé ha ripercorso tutta la strada fatta per arrivare lì. Emozione poi condivisa con i compagni che a turno sono andati a complimentarsi e ad abbracciare il classe 2001. Abbracci non banali, soprattutto quelli con Buffon e Chichizola, entrati in campo dalla tribuna al fischio finale. Un bel quadretto con tutti i portieri del Parma, segnale della forza di un gruppo coeso e che si aiuta.
A cura di Brianti Simone
Credit: Parma Calcio