Torna a parlare Gigi Buffon, direttamente dal ritiro del Parma a Pinzolo, dove negli anni passati era già stato con la maglia della Juventus. Lo fa a Tuttosport, dicendo la sua sul mercato della Juve, sulle ambizioni del club bianconero e del suo Parma, alla ricerca di riscatto dopo la passata stagione.
Buffon: "Di Maria è un campionissimo"
In primis, Buffon ha parlato dei nuovi (e possibili) acquisti della Juventus, soffermandosi su Angel Di Maria, suo compagno di squadra al PSG: "Lui è uno di quei giocatori ad aver avuto la 'sfortuna' di far parte di squadre con tanti campioni. Essendo meno mediatico, passava sempre in secondo piano. Parliamo di un campionissimo che abbina qualità, fisicità, mentalità, professionalità, capacità di stare nel gruppo e di sacrificarsi per la squadra. È il più forte della Serie A".
Non solo Di Maria, però. Alla Juventus è arrivato anche Paul Pogba, alle prese adesso con un serio infortunio: "Mi dispiace per l'infortunio che ha avuto. Per lui la Juventus è speciale come squadra e come ambiente. Quando si riprenderà, sarà un avatar della Serie A". C'è però anche chi ha lasciato il club bianconero e chi, invece, potrebbe arrivare: "A Dybala serviva uno choc emotivo. Per questo mi auguravo per lui la Roma o il Napoli. Gli ho scritto anche un messaggio e sono contento di vederlo alla Roma. Vedrei invece bene Paredes alla Juve: oltre che affidabilissimo, è abituato a giocare e a stare in squadre di livello".
Per Buffon, però, questa sarà la stagione del riscatto bianconero con Max Allegri: "Nessuno meglio di Allegri sa interpretare ciò che la gente vuole dalla squadra. E nessuno meglio di lui sa come parlare, anche pubblicamente. Se dice che la Juventus deve vincere lo scudetto è perché vuole alzare il tasso di concentrazione di tutti. Fin da subito la Juve deve essere protagonista".
"Per il Parma deve essere la stagione del riscatto"
Se la Juve per Buffon è ormai il passato, c'è un presente che si chiama Parma. I ducali, dopo una stagione sotto le aspettative, vogliono recitare un ruolo da protagonisti in Serie B: "Deve essere la stagione del riscatto. Al di là del vincere o arrivare secondi o terzi, la cosa principale deve essere quella di dimostrare di essere squadra. Lo scorso anno a tratti davamo l'impressione di non esserlo. Bisogna tornare competitivi in un campionato che sarà un A2. In Serie B c’è molto equilibrio: è il dettaglio che fa la differenza tra il vincere e il perdere".
Oltre agli obiettivi di squadra, per Buffon ci sono anche obiettivi personali, che a 44 anni contribuiscono a dargli ancora ulteriori stimoli: "Personalmente spero che questa stagione sia come l’ultima, almeno fino a febbraio. Per i primi 6-7 mesi ho dato risposte forti, poi ho avuto prima un infortunio e quindi una ricaduta e poi non ci sono mai stato. Voglio mantenere lo stesso ritmo per undici mesi. Io all’età non penso, a me fa piacere quando si rimarcano le cose che faccio in campo. Mi piace ancora competere, l’adrenalina si accende in maniera automatica".