Parla a 360 gradi e non è mai banale. Jurgen Klopp spiazza tutti: “Spero di continuare così, ma tra due, tre anni non so cosa possa accadere. Magari mi ritirerò”. Poi la parziale marcia indietro. “Non è detto succeda, tuttavia, se così fosse, non sareste sorpresi”.
Dichiarazioni importanti, rilasciate in occasione della consegna dello Sport Bild Award, come allenatore dell’anno alla luce della Champions League vinta con il Liverpool. Il presente in Inghilterra, un passato da protagonista in Bundesliga, su cui è impossibile non soffermarsi: “Spero possa essere un torneo equilibrato e il titolo vada al Dortmund, altrimenti diventa noioso. Il Bayern è fortissimo, ma il Borussia è costruito bene e darà filo da torcere”.
L’acquisto di Coutinho, però, sposta gli equilibri e inevitabilmente fa pendere la bilancia verso i bavaresi: “Un giocatore di assoluto spessore. Lo avevo al Liverpool e non lo avrei mai venduto, se non fossi stato costretto. L’offerta era irrinunciabile e noi, sembra strano, non potevamo permetterci di trattenerlo”.
Alla premiazione c’era anche Arjen Robben, autore del gol che nel 2013, spostò verso monaco la coppa a discapito proprio di Klopp e del suo Borussia Dortmund, in una finale tutta tedesca: “Non sono arrabbiato con lui. Quella sera potevo dargli un calcio nel sedere e non l’ho fatto”. Una battuta per regalare una risata e confermarsi un autentico istrione.
