Una notte indimenticabile, ma nel senso più negativo possibile. Era il 25 maggio 2018. Kiev, Liverpool e Real Madrid si giocavano la Champions League. Una finale vinta dal Real 3-1, a deciderla furono i molti errori dell'allora portiere dei Reds, Karius. Ad anni di distanza quegli errori continuano a perseguitarlo, ovunque vada tutti glieli ricordano e lui non vuole ricordare...
Durante la presentazione alla stampa come nuovo portiere della Union Berlino è tornato a parlare di quella notte, ma con toni distaccati e 'annoiati': "Si parla ancora di quanto accaduto due anni fa? Da allora ho giocato 60 partite. Gli unici che vogliono parlarne sono i giornalisti. Per me è stato dimenticato da tempo e ora è noioso. Sono qui per fare del mio meglio. Non posso cambiare il passato, però posso convincere tutti del mio valore. Sono mancato per un po’ di tempo dalla Germania e sembra che tutti si siano dimenticati di chi sia".
La scelta dell'Union Berlino
"Liverpool? In Inghilterra non avrei avuto spazio. Klopp è stato giusto e onesto con me. Abbiamo avuto un colloquio sereno e anche lui era d’accordo con l’idea di trovarmi una squadra dove potessi dimostrare di essere un buon portiere. Non avrebbe avuto senso restare ad Anfield per scaldare la panchina. Non avevo prospettive. Con l’Union invece ho stimoli e possibilità. E tutto questo mi esalta. Ho una esperienza che, nel bene e nel male, non tutti possono vantare e credo che alcuni episodi siano stati valutati troppo negativamente". Ha concluso il portiere tedesco.