“Papà, un giorno su quel muro ci sarà anche il mio nome” queste parole sono state pronunciate da Kaio Jorge all'età di 11 anni mentre camminava insieme a suo padre fuori dal centro sportivo del Santos, sul quale sono raffigurati i più grandi idoli della storia del club. Idee chiare sin da subito per l'ultimo talento della società di Vila Belmiro.
Cinque reti in questa edizione della Copa Libertadores, tre delle quali nei quarti di finale contro il Gremio. Nella gara di ritorno vinta per 4-1, Kaio Jorge ha segnato una doppietta decisiva per chiudere il discorso qualificazione. Il primo gol è arrivato dopo appena 11,4 secondi dal fischio d’inizio, che lo rendono il quinto marcatore più veloce della storia del torneo.
Il primo gol, invece, era arrivato a marzo 2020, al debutto in Copa Libertadores contro il Defensa y Justicia di Hernán Crespo: bastarono venti minuti per segnare il gol vittoria dei brasiliani. Una prima volta in campo internazionale da predestinato per l’attaccante classe 2002, che aveva esordito nel 2018, a soli 16 anni, con la maglia del Peixe. Un soprannome che significa letteralmente 'pesce' e che è dovuto alla vicinanza con il più grande porto del Brasile situato proprio nella stessa zona. Solo sei calciatori sono stati più precoci nel debuttare. Tanto per intendersi, meglio di Neymar, ma peggio solo di Coutinho, Pelé, Gabigol, Edu, Yuri Alberto e Reyner.
Cinque reti in questa edizione della Copa Libertadores, tre delle quali nei quarti di finale contro il Gremio. Nella gara di ritorno vinta per 4-1 a Vila Belmiro, Kaio Jorge ha segnato una doppietta decisiva per chiudere il discorso qualificazione. Il primo gol è arrivato dopo appena 11,4 secondi dal fischio d’inizio, che lo rendono il quinto marcatore più veloce della storia del torneo.
Originario di Olinda nello stato di Pernambuco e figlio di un ex calciatore, Jorge Ramos, ha iniziato come tanti brasiliani nel futsal con la maglia del Náutico dove ogni weekend scendeva in campo con i coetanei e con quelli più grandi di un anno. Quattro stagioni in biancorosso per poi trasferirsi allo Sport, l'altra società della città di Recife nella quale aveva giocato anche il padre. Ma dopo due anni, Recife era diventata stretta. Kaio voleva giocare in un grande club del Brasile e così il padre inviò dei dvd con le sue giocate al San Paolo. Dopo aver superato il periodo di prova preferirono rifiutare il progetto del Tricolor Paulista a causa della possibilità concreta di andare in prestito al Vitória, club della città di Salvador nello stato di Bahia.
Ambizione e sicurezza nei propri mezzi ma anche una buona dose di umiltà, grazie al supporto costante del padre-agente che aveva già vissuto quei momenti. Dopo la fugace parentesi al San Paolo, nel 2013, mentre l’idolo Neymar veniva presentato al Barcellona, Kaio Jorge firmava con il Santos:
"È durato cinque minuti. Il periodo di prova solitamente dura cinque giorni, ma gli è bastato poco per convincerli. L'allenatore ha immediatamente chiesto di toglierlo perché aveva paura si infortunasse. Mi ha sempre detto che voleva lasciare Recife per giocare in un grande club. Parlava spesso del Santos" ha raccontato il padre ricordando il primo impatto con la società che ha visto protagonisti anche Robinho, Ganso, Felipe Anderson, Elano e Rodrygo Goes.
All'età di 15 anni, Kaio Jorge ha eguagliato Neymar come più giovane a segnare nella Copinha di San Paolo, importante competizione giovanile riservata alle selezioni U20. Dopo il Mondiale U17 vinto nel 2019, il Santos per evitare di perderlo gli ha rinnovato il contratto con un triennale con opzione per altri due, ma soprattutto con una clausola da 50 milioni di euro. Un altro menino da Vila è pronto a proseguire la tradizione dei grandi attaccanti della storia del Santos e quella contro il Defensa y Justicia potrebbe essere solo una delle tante esultanze che un giorno verrà dipinta su quel muro insieme agli atri idoli.
A cura di Mattia Zupo