Un ko che lascia il segno. Sono importanti ore di riflessione in casa Juventus: la proprietà bianconera (QUI le parole di Agnelli dopo il 2-1 dello Stadium) è pronta ad un confronto molto approfondito con la dirigenza e con Maurizio Sarri per valutare la stagione. Il summit si dovrebbe tenere sabato pomeriggio alla Continassa.
Il 2019/20 si chiude con il solo scudetto in bacheca: il bilancio non dipende di per sé dall'eliminazione per mano del Lione, ma è stato tutto l'andamento della stagione a far sì che la partita di venerdì sia stata determinante per capire se proseguire con Sarri o meno. L'allenatore bianconero è decisamente a rischio, quindi si cercherà di capire qual è la soluzione migliore per la Juventus.
In caso di addio, l'unico nome concreto è quello di Simone Inzaghi, che già la scorsa estate era stato in ballottaggio con Sarri per la panchina. Se invece prevarrà la linea della continuità, l'obiettivo sarà aggiustare la squadra sia da un punto di vista tecnico-tattico che di rapporti con lo spogliatoio. Perché Sarri paga anche un rapporto non idilliaco con alcuni elementi trainanti del gruppo Juve.
Il club si prepara così a una serie di valutazioni chiave, che potrebbero rivoluzionare quel progetto avviato appena un anno fa. Ma da definire nel minor tempo possibile: tra 15 giorni inizia la stagione successiva. E la Juventus, che sia con la conferma di Sarri o con un nuovo profilo, dovrà avere un allenatore.