Si torna a parlare di calcio giocato per la Juventus e il Milan. Domani, infatti, all'Allianz Stadium ci sarà il ritorno di una delle due semifinali di Coppa Italia. L'andata a San Siro è terminata sul risultato di 1-1 grazie alle reti di Rebic e Cristiano Ronaldo. Entrambe le squadre nell'ultimo weekend non sono scese in campo a causa dell'emergenza Coronavirus: la Juve avrebbe dovuto giocare contro l'Inter. Il Milan, invece contro il Genoa di Nicola. Si è presentato in conferenza stampa Maurizio Sarri che ha presentato così la sfida di domani sera: "Rotazioni? Nelle nostre intenzioni la partita di domani ci deve servire per andare in finale, e faremo scelte in questo senso. Non ci sono grandi problematiche, solo qualche piccolo acciacco: Chiellini ha svolto un lavoro personalizzato e vedremo domattina; Buffon aveva un leggero acciacco alla schiena, ma oggi si è allenato con il gruppo. Infortuni certi in questo momento non ce ne sono, solo qualche piccolo acciacco. Vedremo quindi chi schierare".
Si è parlato poi di Cristiano Ronaldo: "Giocherà domani? Non lo so. Quando torna, se vorrà, mi dirà le sue problematiche che sta attraversando in questo momento. È una cosa strettamente personale, se sarà disponibile o meno dipenderà dal suo problema personale". Douglas Costa e Khedira? "Vedremo anche per loro, domani. Capiremo se potremo farli giocare per tutta una partita o solo uno spezzone".
Sulla partita: "Se giochiamo con la convinzione che dobbiamo arrivare alla finale, allora ce la possiamo fare. Se no, no. È una questione di testa". E sull'incertezza del momento? "Noi dobbiamo attenerci ai fatti. Se la partita non si gioca, è un fatto; se si gioca, un altro fatto. Siamo in un momento in cui non è possibile fare previsioni, dobbiamo adeguarci a tutte le situazioni. Come si è allenata la squadra? Non lo dico, mi sembra che porti sfiga...".
"Le partite dobbiamo valutarle in base al risultato. A Lione, il primo tempo è stato di bassissimo livello, il secondo è stato superiore. Abbiamo lavorato su quella che è stata la nostra partita: lavorare sulla palla in maniera veloce, un aspetto che a volte ci viene e a volte no. È un aspetto su cui dobbiamo lavorare, i giocatori erano convinti di questo. E sono i primi disponibili a lavorarci sopra. È un aspetto che tutti sappiamo di dover migliorare".
Sul Milan, di nuovo: "È evidente che si siano ricompattati. Non sarà per niente una squadra semplice da affrontare. Da noi tutti si aspettano risultati con grande continuità, cosa che in questo ultimo periodo è avvenuta un po' di meno. Le valutazioni delle partite da parte dei media sono al 100% influenzate dal risultato; da parte degli addetti ai lavori poco meno. A Lione il baricentro nel secondo tempo si è alzato molto, dobbiamo capire perché non siamo riusciti a concretizzare quanto creato".
"Il mio lavoro? Sto mandando fuori di cervello lo staff, ho tantissime richieste. In base a quello che dobbiamo fare". Su Pjanic: "La mia sensazione è che nel secondo tempo sia cambiato l'atteggiamento e l'aggressività di tutti, non è che spostandolo di 5 metri allora è cambiato tutto il volto della squadra. Io a questo ho sempre creduto molto poco. Ha bisogno di riposo? È meno brillante rispetto a qualche mese fa, è parte di una vita delle squadre. È fisiologicamente impossibile che un giocatore sia sempre al 100%. Io considero poco la condizione fisica: spesso è un alibi per noi allenatori e i giocatori. Non è quella che fa la differenza: se si guarda chi corre di più e chi corre di meno, c'è una differenza del 3%".
Il trequartista verrà riproposto? "Per noi è sempre un'opzione. La stiamo utilizzando poco nell'ultimo periodo perché ci costa tantissimo, nei due centrocampisti interni. I metri da fare in tutte le chiusure diventano di difficile sopportazione per 90'. Poi secondo me a livello individuale sia Dybala sia Cristiano possono giocare in quel ruolo. Lo vedo più come un problema se ci crea qualche situazione difficile a centrocampo".