L'emergenza coronavirus ferma il calcio ma non la Juventus. Il club bianconero, che nel frattempo ha concordato con i giocatori il taglio di parte dello stipendio (QUI i dettagli), continua a osservare gli sviluppi della pandemia, in attesa di capire se e quando sarà possibile riprendere la stagione.
"Posizione di forza"
Intanto i giocatori continuano ad allenarsi da casa, fra addominali (QUI l'ultima sfida lanciata da Ronaldo) e corsa. La società, dal canto suo, scrive agli azionisti: "Crediamo che la Juventus sia ben posizionata per un futuro più sostenibile, in un settore dove la straordinaria crescita dei ricavi degli ultimi dieci anni non si è tradotta in sufficiente redditivitaà. La Juventus inizia inoltre la prossima fase del suo percorso di sviluppo con una posizione di forza nel panorama del calcio europeo". Lo afferma John Elkann nella lettera agli azionisti di Exor.
Nessuno sconvolgimento a causa dell'emergenza coronavirus dunque, la Juventus continua ad andare avanti per la sua strada. Un occhio al futuro, ma anche uno al passato: "Il 2019 - afferma Elkann - è stato un anno molto positivo per la Juventus, sia dentro sia fuori dal campo. Dal punto di vista commerciale, i ricavi sono aumentati a 621 milioni di euro (nel 2018 erano 505 milioni, +23%) e la strategia di diversificazione è continuata con l'apertura del J-Hotel (prima struttura alberghiera in Italia costruita con la collaborazione di un club di calcio) e l'apertura di una filiale a Hong Kong, con l'obiettivo di aumentare la propria presenza nel mercato asiatico. Quest'anno abbiamo investito nella Juventus, sottoscrivendo la nostra intera quota, pari a 191 milioni di euro (63,8% del capitale azionario), dell'intero aumento di capitale di 300 milioni di euro".