Alla vigilia della gara contro l'Hellas Verona, Moise Kean ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il classe 2000 ha parlato di Juventus, passato, presente e futuro. Di seguito le sue parole.
Sono ormai passati sette anni dal suo esordio in Serie A: "Paratici mi diceva che sarei diventato tra i migliori al mondo? Sono ancora in tempo, non sono uno che guarda troppo avanti. Gente come Salah e Mané ha impiegato un po' di anni prima di esplodere".
"CR7 mi ha aiutato a crescere. Everton? Ho poco da rimproverarmi"
Kean è sempre stato abituato a giocare con campioni tra Torino, Parigi e Liverpool: "Cristiano Ronaldo? Mi ha aiutato a crescere. Se non davi tutto, se non sputavi anche in quei pochi minuti di partitella, ti riprendeva. Everton? C'erano Calvert-Lewin, che segnava anche con il respiro e Richarlison. Spazio, pochissimo. Avevo diciannove anni, ho poco da rimproverami".
"Su Allegri e Zaniolo..."
Poi su Allegri e la Juventus: "Mi ha sempre trattato da uomo, fin da quando mi seguiva nella Primavera. E' stato duro, duro nel senso buono... Da allora molte cose sono cambiate, il percorso da seguire l'ho individuato mi sto dando da fare. Ho un staff che mi segue, non trascuro più niente. Quest'anno l'unica cosa che conta è restare concentrati sull'obiettivo, così si evitano altri pensieri".
Infine, su Zaniolo e la Nazionale: "Nico è un'ottima persona e un amico, abbiamo passato bei momenti insieme. Dagli errori si deve ripartire. Nazionale? Un traguardo importante... Ho imparato che il talento va lavorato ogni giorno, in ogni momento".
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