La Juventus, dopo le sette vittorie nelle ultime otto giornate in Serie A, è scesa in campo all'Allianz Arena nella semifinale di andata in Coppa Italia contro l'Inter. Come consuetudine, Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Mediaset al termine della partita.
Juventus-Inter, le parole di Massimiliano Allegri
"La rissa finale? Non ho visto niente perché al termine della partita sono andato dentro. C'è stata l'espulsione di Cuadrado, credo ci sia stata qualche espulsione, ma niente di che. C'è stata un po' di confusione al termine di una partita equilibrata e sapevamo delle difficoltà. Noi abbiamo finito la partita increscendo. Nel secondo tempo abbiamo velocizzato di più l'azione. Dispiace perché la partita era finita e bisognava essere più svelti. Kostic poteva essere più malizioso, ma direi che è stata una partita equilibrata: il risultato giusto è il pareggio, ci sono state occasioni da una parte e dall'altra. Tanto sapevamo che quella che contava era la partita di ritorno. Dispiace perché prendere gol a 20 secondi dalla fine era evitabile", così Allegri a Mediaset.
Sulla condizione fisica: "Durante la sosta abbiamo lavorato, ma la condizione fisica era già buona. I ragazzi stasera erano molto arrabbiati per questo pari, ma bisogna accettarlo ed evitare altri errori. Nel primo tempo eravamo lenti nel giocare tra le linee e loro ci rallentavano. Nel secondo tempo abbiamo fatto più pressione". Sull'attacco: "Dusan ha fatto una buona partita, Angel è un giocatore straordinario che ci lega bene il gioco. E' normale che poi doopo bisogna occupare meglio l'area. Poi è entrato Chiesa con caratteristiche diverse e abbiamo giocato meno al centro, poi la prestazione di Angel e Vlahovic è stata buona. Poi ho dovuto cambiare per inserire giocatori con caratteristiche diverse perché la gara era bloccata".
Sul cambio di Di Maria: "Sarà stato arrabbiato perché l'ho tolto, ma io devo fare delle sostituzioni in base a quelle che sono le nostre esigenze. Ha giocato 65 minuti, era tanto che non giocava, è andato in nazionale, mi serviva un giocatore che strappasse di più e più presente in area". Su Chiesa: "Sta crescendo di condizione, il dolore dietro al tendine era minore oggi, ha finito la partita e sono contento. Deve crescere. In 40 presenze prima di oggi ha giocato 900 minuti su 3600 da quando è iniziata la stagione: ci vuole un po' di tempo, ma è normale. A Federico serviranno questi mesi per essere pronto la prossima stagione",