Aspettava ormai da tempo la sua occasione Nicolò Fagioli, una dei talenti più quotati del settore giovanile bianconero. Dall'Under 23 alla prima squadra, dalla Primavera al calcio dei grandi. Un percorso che, quest'anno, si è trasformato in una lieta consuetudine in casa bianconera.
Questa sera, nel match valido per i quarti di finale di Coppa Italia contro la Spal, è toccato al classe 2001 nato a Piacenza. Arrivato a Torino nel 2015, aveva impressionato gli scout bianconeri sin da bambino quando giocava con la squadra della sua città, poi con gli Allievi Nazionali della Cremonese, segnando una rete proprio contro i bianconeri a Vinovo.
Trequartista il suo ruolo naturale, ma abile e duttile a spostarsi anche qualche metro più indietro. Andrea Pirlo lo studiava da tempo, sin da quando avrebbe dovuto originariamente allenarlo con la Juventus Under 23. Qualcuno ipotizza un percorso simile a quello dell'attuale allenatore della Juventus. Stasera, ad ogni modo, è la sua serata. Un percorso semplice in campo per lui, che negli anni ha bruciato le tappe in bianconero a suon di gol e giocate. Un po' più complicato fuori dal campo, dal momento che nell'aprile del 2019 è stato costretto a uno stop forzato, per operarsi a causa di un'aritmia cardiaca benigna.
IL RAPPORTO CON ALLEGRI
Un esordio forse fin troppo posticipato. Il calciatore, infatti, aveva esordito seppur non in gare ufficiali a diciassette anni e mezzo nella tourneè della Juventus negli Stati Uniti. Fu Massimiliano Allegri a mandarlo in campo contro il Bayern Monaco al posto di Emre Can. Pochi minuti, tanta emozione. A fine gara Fagioli dichiarò: "Il mister si è voltato verso di me, io ho incrociato il suo sguardo ma non avrei mai pensato che mi facesse giocare".
Allegri lo schierò in campo sia contro il Real Madrid che contro gli All-Star, e fu proprio l'ormai ex allenatore della Juventus a tessere le sue lodi: "Abbiamo un ragazzo che si chiama Fagioli, che è un 2001. Vederlo giocare a calcio è un piacere. È un ragazzo che conosce il calcio e i tempi di gioco, sa come e quando smarcarsi, come e quando passare la palla. È bello vederlo giocare. Ragazzi così non vengono fuori tutti gli anni".
Ormai in pianta stabile con la Prima Squadra, ha un ottimo rapporto anche con Cristiano Ronaldo, che lo ha aiutato molto nel momento in cui fu operato al cuore: "E' stato molto importante per me, mi è stato vicino provando a farmi spiegare meglio le mie sensazioni allo staff medico".
Assistito dall'agente Andrea D'Amico, per lui adesso è tempo di mettersi in mostra con la Juventus dei grandi, un passo alla volta, con la speranza di raggiungere il suo sogno come ha confessato qualche tempo fa: "Voglio vincere la Champions League con questa maglia". Fagioli e la Juventus, un futuro tutto da scrivere insieme.