Uno scontro diretto per la zona Champions: la Juventus si prepara alla gara interna contro l'Atalanta con l'obiettivo di allontanarsi ulteriormente dalle inseguitrici (bianconeri secondi a +11 sui bergamaschi sesti). Lo sa bene anche Massimiliano Allegri, che nella conferenza stampa di vigilia ha ribadito quanto sia importante questa sfida contro la squadra di Gasperini.
Le parole di Allegri in conferenza alla vigilia di Juve-Atalanta
Allegri ha iniziato parlando degli indisponibili: "Le assenze non pesano, abbiamo altri giocatori. Domani Milik farà molto bene, abbiamo recuperato Kean: dobbiamo vedere le cose in maniera positiva. In questo momento qui c'è poco tempo a disposizione, bisogna essere bravi. L'Atalanta ha fatto una bella partita mercoledì, è una squadra tecnica e forte. Match decisivo? No, non è decisivo, mancano ancora tanti punti".
L'allenatore ha proseguito: "Non può vincere sempre una sola squadra. La Juve lo ha fatto per 9 anni, poi c'è stato un ricambio generazionale. L'importante è entrare in Champions tutti gli anni e non è facile, in Italia ci sono sempre 6-7 squadre che lottano. Siamo una squadra in crescita: tra due-tre anni questa squadra avrà dei giocatori cresciuti. I giovani crescono giocando partite importanti".
Sul modulo: "Si tratta di una questione di caratteristiche dei giocatori. In questo momento bisogna dare continuità ai risultati".
Sui giovani: "Miretti ha fatto una bella partita contro il Napoli. I giovani che abbiamo sono bravi, dobbiamo continuare a lavorare su loro".
Sul suo futuro: "Le voci sul mio futuro? Non mi preoccupano. Tutti dobbiamo concentrarci sugli obiettivi della Juventus, tutte le energie vanno messe sul campo. Il resto è secondario".
Allegri ha infine concluso parlando della sostituzione di Nonge contro il Napoli: "Mancavano 3 minuti, avevo bisogno di due giocatori forti di testa e ho messo Danilo e Milik. La sostituzione non doveva essere quella ma poi ho cambiato".