È finita qui? No. Tra Allegri e la Juventus, ora, si apre tutta un’altra partita. L'esonero è stato solo il primo passo, ora la strada potrebbe portare al possibile licenziamento per giusta causa. Vediamo bene come.
Juventus-Allegri: cosa è successo durante l’esonero
Le parole del comunicato già lo facevano intuire. Ma in realtà la Juventus si è mossa in via formale con l’allenatore stesso: l’esonero è derivato da una totale presa di distanza verso l’atteggiamento di Allegri durante la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta.
Di qui, contestualmente all’esonero, la Juventus ha deciso di aggiungere una contestazione disciplinare, che corrisponde al primo passo nel percorso verso il licenziamento per giusta causa.
Gli avvocati di Allegri avranno ora cinque giorni per presentare le deduzioni difensive, dopodiché ci si muoverà di conseguenza. In base alle risposte ricevute, la Juventus valuterà con i propri legali se applicare una sanzione nei confronti dell’allenatore: la più lieve riguarda quella pecuniaria; la più pesante, invece, la risoluzione del contratto (in scadenza nel 2025), con conseguente risparmio di un intero anno di contratto sul bilancio societario.
Juventus-Allegri: licenziamento per giusta causa. Le tempistiche
Quali saranno le tempistiche? Tutto dipenderà da cosa è presente nel contratto, in quanto non esiste un accordo collettivo di categoria che possa dare delle scadenze certe. Gli esperti del settore riportano che per casi simili siano serviti circa dieci giorni per capire come risolvere la questione.
Al momento non si può escludere nulla, nemmeno che, alla fine, le parti si accorderanno per evitare un contenzioso che possa essere lungo e, in qualche modo, doloroso. Soprattutto dopo otto anni complessivi di viaggio insieme.