Juventus, Allegri: “Classifica? È come il gioco guardie e ladri”
Dopo la vittoria della Juventus contro il Sassuolo Allegri ha commentato la prova dei suoi
Vittoria importante per la Juventus di Allegri in casa il Sassuolo per 3-0. La gara è stata indirizzata fin da subito con la doppietta di Vlahovic nel primo tempo. A chiuderla, invece, è stato il gol di Chiesa nei minuti finali del secondo tempo. Al termine del match Massimiliano Allegri ha commentato la prova dei suoi nella consueta intervista post partita.
Juventus-Sassuolo, le parole di Allegri
Allegri ha aperto l’intervista commentando la gara giocata dai suoi: “La questione è che dobbiamo vincere le partite. Nel calcio conta solo questo niente altro. Stasera non era semplice. Il Sassuolo ci aveva fatto 4 gol all’andata e anche stasera ha trovato soluzioni con giocatori bravi. Szczesny ha fatto due parate importanti. Siamo contenti ma dobbiamo pensare alla gara di domenica a Lecce. Bisogna continuare a lavorare. Abbiamo sbagliato un po’ troppo tecnicamente. I cambi quando sono entrati hanno fatto bene e per noi questo è molto importante. Dobbiamo lavorare sui nostri limiti e migliorare. Giocare contro il Sassuolo è sempre complicato. Loro tendono a spezzare la partita e controllare il gioco. Quando riescono possono fare di tutto. Stasera ai ragazzi ho dato che era importante fare una buona pressione e rallentare le loro giocate. I ragazzi sono stati bravi a capire i momenti della partita. Hanno dimostrato maturità nel gestire i momenti della gara”.
L’allenatore toscano si è espresso anche sulla prova di Yidiz: “È difficile da trovare chi stoppa il pallone e lo passa come Yildiz. Quste sono le caratteristiche su cui mi cade l’occhio. Ha qualità innate. Yildiz ha anche i gol nelle gambe. È giovane e tra un po’ arriverà il momento down, come è normale che sia visto che ha 18 anni”.
Allegri ha concluso l’intervista parlando della continua rincorsa all’Inter facendo una particolare metafora: “La classifica è come il gioco di guardie e ladri. I ladri scappano, le guardie inseguono. Se c’è qualcuno davanti dev’esserci per forza qualcuno dietro. Dobbiamo per forza pensare partita per partita, non si possono giocare due partite in una”.