Una retrocessione che fa male. La Juve Stabia ha salutato la Serie B lo scorso venerdì. Non sono bastati i gol di Forte e i risultati ottenuti, la squadra non è riuscita a conquistare la salvezza. Il club di Castellammare ha deciso di salutare l'allenatore Fabio Caserta e il direttore sportivo Ciro Polito per ripartire dalla Serie C con un progetto nuovo. A pochi giorni dalla retrocessione, l'ex ds gialloblù ha parlato in diretta con Gianlucadimarzio.com sulla piattaforma Twitch: "Ho lavorato quattro anni da direttore. Il patron Manniello, che ringrazierò a vità, ha creduto in me in un momento difficile della Juve Stabia. Ho portato credebiitlià alla città di Castellammare e risultati indelebili. Anche quest’anno fino alla pausa Covid eravamo a -3 dai playoff. Alla ripresa è stato un calcio malato e io ci ho lasciato la pelle".
Juve Stabia, l'ex ds Polito: "Mi prendo tutte le responsabilità"
Solo cinque punti post Covid per la Juve Stabia: "Quando entri in un meccanismo negativo perdi due partite di fila, giochi ogni tre giorni e non hai tempo di lavorare. Cambi la formazione e non trovi l’assetto di prima. Dopo il rientro qualche giocatore non ha ripreso la condizione che aveva prima. Abbiamo perso in casa contro il Livorno. Dopo sono andati in via tutti. Campionato falsato, sotto tutti gli aspetti".
Il club gialloblù ripartirà dalla Serie C con un progetto solido fatto di giovani: "Avevamo Forte che è terzo miglior marcatore in B, Calò venduto al Genoa. Entrambi andranno via, ma la Juve Stabia può vivere. E' fondamentale non lasciare la società indebitata". Oltre ai risultati, anche gli espiodi hanno condizionato il percorso della Juve Stabia: "A Frosinone, dopo l’Entella, facciamo una gran partita. Ci danno un rigore contro inesistente. Contro il Venezia segniamo un gol regolare e ce lo annullano. Gli episodi cambiano la stagione. Purtroppo è così, per me è una ferita che rimarrà indelebile".
Per Polito quanto fatto in questi quattro anni alla Juve Stabia resta: "Castellammare rimarrà nel mio cuore. Nei prossimi giorni magari scriverò una lettera. Posso prendermi tutte le responsabilità. Ho difeso il mio allenatore fino alla morte, perché nasciamo e moriamo insieme. Ma la squadra non è mai cambiata. Questa retrocessione fa male ma fa parte del percorso. Questi anni non si cancellano. Il campionato dello scorso anno rimarrà nella storia del club. Anche in questa stagione non posso dire sia tutto da buttare, Anche perché senza Covid non penso che le cose sarebbero andate in questo modo".