Juventus, Chiellini: “Felice di giocarmi un’altra finale. Con l’Inter partita che tutti sognano”
Le parole del capitano della Juventus, Giorgio Chiellini alla vigilia della finale di Coppa Italia contro l’Inter
Dopo la sconfitta contro il Genoa, la Juventus affronta l’Inter nella finale di Coppa Italia. Oltre a Massimiliano Allegri, a parlare nella conferenza stampa di vigilia era presente anche il capitano Giorgio Chiellini.
Le parole di Chiellini alla vigilia della finale di Coppa Italia contro l’Inter
“Credo che sia stato un anno in crescendo, dopo un inizio difficile questa squadra ha avuto una propria identità. Conquistare l’aritmetica qualificazione in Champions a quattro giornate dalla fine lo dimostra. A gennaio eravamo 7 punti sotto, quindi credo che il eprcorso di crescita sia importante. Abbiamo ritrovato attributi e caratteristiche che saranno importanti nelle prossime stagioni. Penso che la partita di domani sia l’ultima di questa stagione, ma che sia propedeuca per la squadra per la prossima stagione: finire vincendo la partita di domani sarebbe un”iniezione di fiducia per la prossima. La Juventus ha nel suo dna l’obiettivo di vincere ogni trofeo a cui partecipa: vincerla darebbe la possibilità di giocare la Supercoppa e più slancio per ripartire per vincere lo scudetto che deve essere l’obiettivo per la prossima stagione”, così Giorgio Chiellini in sala stampa.
Sul futuro: “Volevo aspettare la finale, finché ci sono obiettivi in ballo voglio pensare solo al calcio. Nei prossimi giorni vedremo, ho iniziato l’Europeo e potevo smettere il giorno dopo. Se con l’Austria il VAR non vede il fuorigioco di Arnautovic non sarei qui. Le occasioni vanno vissute, viviamo questa Coppa e poi vediamo”.
Sul valore della finale: “Anche l’anno scorso alla fine facevamo lo stesso discorso… Io vivo con l’entusiasmo di un ragazzino che riesce a giocare una finale del genere. C’è grande voglia di raggiungere il trofeo, consapevoli della difficoltà della partita. In campionato siamo stati puniti oltre misura, abbiamo tutte le carte in regola per fare nostra la partita: entrambe le squadre arriviamo in un momento buono ma non entusiasmante per vari motivi. L’Inter ha perso la vetta e non è felice di essere dietro, noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era almeno la Champions ma è chiaro che la speranza di tutti era diversa. Questa partita è talmente importante che si giocherà sui dettagli e sugli episodi. Dovremo capire bene i momenti della partita, sia quando ci sarà da soffrire che quando avremo modo di colpire, con grande lucidità”.
Sui precedenti con l’Inter in stagione: “Sono sempre partite equilibrate, poi i dettagli fanno la differenza. Dispiace per Alex ma senza quell’episodio si sarebbe andati ai rigori in Supercoppa, in campionato ho visto gare equilibrate, con pochi tiri in porta da entrambe le parti”. Il ritorno all’Olimpico: “Il mister dice sempre che dobbiamo tornarci a metà maggio, perché evoca sempre bei ricordi. Io personalmente sto bene e non vedo l’ora di scendere in campo domani, la stessa cosa vale per i miei compagni. Sarà uno spettacolo, lo stadio pieno e milioni di telespettatori: alla fine è bello che sia Juve-Inter, la partita che tutti i tifosi sognano”.
Sul discorso alla squadra: “Non sono un tipo da discorsi, più una persona che con l’esempio o con una pacca sulle spalle riesce a trasferire i sentimenti che provo. Bisogna giocare a calcio, farlo insieme ed evitare nervosismi inutili”. Sulla possibilità di vincere il ventesimo trofeo in carriera con la maglia bianconera: “Sarebbe 20+1, visto che c’è rivalità accendiamola… Io mi sento un fratello maggiore, spero di avergli lasciato sempre qualcosa nel quotidiano a tutti, sia qui che in Nazionale. La Juve ha certi valori che non ho creato io e che ho solo imparato e portato avanti, quando si arriva alla Juve si capiscono e il mister che ha vissuto il Milan può raccontare la diversità. La Juventus ha bisogno dell’identità che ho imparato da Buffon, Del Piero, Birindelli, Pessotto. C’è sempre un filo conduttore nella storia della Juve”.
Sull’Inter: “Ha grandi giocatori, è una squadra completa e forte in tutti i reparti. Si è visto l’anno scorso e anche quest’anno, che ha cambiato qualche elemento. Ha grandissimi giocatori ed è la loro caratteristica: dobbiamo cercare di contrastarli con rispetto ma senza timore. Giudicare una stagione ora è impossibile: a parte che non compete a me, ma stanno facendo il massimo e due trofei cambierebbero tutto. Credo che Inzaghi abbia fatto un ottimo lavoro e non era facile”.