Torino, Juric: “Radonjic? Non sono riuscito a farlo diventare un giocatore di calcio”
Le dichiarazioni dell’allenatore del Torino, Ivan Juric dopo la sconfitta nel derby contro la Juventus
Dopo il pareggio contro la Cremonese, il Torino cade nel derby contro la Juventus. All’Allianz Stadium termina 4-2 per i bianconeri dopo il vantaggio iniziale dei granata.
“Questo derby mi lascia delusione per il risultato e grandi spunti positivi, come interpretazione della gara e anche spunti negativi su cui dobbiamo crescere: il primo tempo è stato molto dominato, abbiamo fatto bene e abbiamo segnato, ma ci sono dei momenti in cui la devi gestire meglio e siamo dei polli. Nel secondo tempo è stata tosta, sul terzo gol siamo stati senza attenzione. Giusto che sia così: non hai avuto attenzione e non hai rispettato le consegne, giusto perdere”, così Ivan Juric a DAZN.
Su Radonjic: “Ci sono cose che faccio fatica a capire. Manca il rispetto completamente verso questo gioco. Hai delle cose da fare ed entri e fai cose diverse, significa che non ci sei dentro. Questo ragazzo ha spunti e cose interessanti, ma evidentemente non sono riuscito a farlo diventare un giocatore di calcio. C’è poco da raccontare. Cosa mi ha deluso? Uno entra e ha delle cose da fare. Sul calcio d’angolo a favore devi fare delle cose e a sfavore delle altre, devi essere presente, poi a volte fai bene e altre male, ma stare dentro la partita è fondamentale. Succede spesso che non siamo concentrati, oggi abbiamo pagato”.
Sul possesso palla: “Sono contento perché stiamo crescendo. Oggi ho visto una squadra che sta giocando bene a calcio. Quello che mi lascia positivo è vedere tanti ragazzi freschi con la voglia di giocare. Nel primo tempo abbiamo riconquistato bene la palla e creato tante palle gol: sono cose su cui lavoriamo per diventare una squadra completa. Non sono deluso perché sto vedendo che stiamo crescendo tanto, ma senza attenzione non si va da nessuna parte”. Sul finale di gara: “I dettagli determinano e noi purtroppo ancora non abbiamo questo livello. Dobbiamo educare i ragazzi a un atteggiamento propositivo, ma anche nel portare il risultato a casa. Sono entrati Pogba e Chiesa, giocatori importanti, noi in questo momento abbiamo diversi giocatori fuori importanti: dobbiamo credere molto in questi ragazzi”. Sul futuro: “La mia idea è sempre stata questa, poi nel cammino trovi le difficoltà, e ne ho trovata più di una. Penso che i miei ragazzi sono interessanti: tanti giovani che stanno facendo bene, ma bisogna vedere dove vogliamo andare, se provare a prendere giocatori così e andare avanti, o guardare altre cose. Diventa difficile anche per me spingere. Mi dispiace per i tifosi perché l’altro giorno sono stati spettacolari, ma dobbiamo essere orgogliosi”.