Ha abbastanza dell'incredibile quello che è successo in Croazia: il commissario tecnico della nazionale Under 17 Robert Jarni è stato esonerato dalla Federazione perché ha dichiarato di essere tifoso del Betis Siviglia, prossimo avversario della Dinamo Zagabria in Conference League. L'allontanamento è stato ufficialmente comunicato oggi.
Il comunicato della Croazia sull'esonero di Jarni
Jarni, ex giocatore del Betis, aveva dichiarato al portale spagnolo Relevo: "La Dinamo non sta giocando bene nelle ultime settimane, ci sono molti alti e bassi. Penso che il Betis abbia una squadra di gran lunga migliore. Chi tiferò? Dopotutto il Betis è il mio club, ho trascorso tre anni meravigliosi lì e non ho mai giocato nella Dinamo. Non so chi potrebbe biasimarmi per questo".
Evidentemente la sua stessa Federazione l'ha biasimato eccome, visto che oggi ha pubblicato un lungo comunicato ufficiale: "Con decisione unanime del comitato esecutivo della Federcalcio croata Robert Jarni è stato sollevato dall'incarico di allenatore della nazionale croata Under 17 dopo dichiarazioni inappropriate nei media. Il comitato esecutivo dell'HNS sostiene il diritto di ogni individuo, compresi tutti i calciatori, compresi i giocatori della nazionale, di sostenere qualunque club vogliano, anche contro i club croati in Europa, anche se tale pensiero non è considerato auspicabile. Tuttavia, HNS ha una posizione molto chiara sul fatto che standard più elevati si applicano a tutti i selezionatori croati e che è inappropriato, indesiderabile e inammissibile per una persona alla guida di una squadra nazionale croata non sostenere apertamente qualsiasi club croato in una competizione europea. Promuovere l’unità all’interno della famiglia calcistica croata è una condizione senza la quale nessuna squadra nazionale croata può essere gestita con successo. I selezionatori delle selezioni croate hanno il compito chiaro di promuovere l'unione, la cooperazione, il rispetto e la fiducia reciproca tra tutti i club croati, per questo HNS considera questo tipo di decisione l'unica corretta per proteggere l'unità della famiglia calcistica croata".