Dalla Spagna alla Cina, finendo con il Portogallo. Lui, che è colombiano ma che ha trovato fortuna in Europa. La vita di Jackson Martinez è sempre andata veloce dietro ad un pallone, che lui aveva il compito di buttare alle spalle del portiere avversario. Vagonate di gol con la maglia del Porto, poi nel 2015 ecco l'Atletico Madrid, laddove doveva diventare il nuovo numero nove seguendo le orme dei vari Forlán, Agüero e Falcao.
In Spagna ci arrivò per 35 milioni di euro, nonostante sembrasse destinato al Milan. Poi la trattativa saltò per questioni di tempo, ma la sua carriera da lì non è decollata come previsto, anzi. Colpa di un maledetto infortunio alla caviglia patito proprio in quegli anni con la sua Colombia. Un problema fisico mai messo alle spalle, come raccontato dallo stesso attaccante ai microfoni di Record: "E 'una lotta quotidiana! Ogni allenamento, ogni momento che vado a letto a dormire ... Quasi ogni notte, intorno alle 3 o alle 4 del mattino, come un orologio, il mio sogno viene interrotto a causa di un certo dolore al piede ".
Insomma: "Mollare tutto sarebbe la scelta più semplice - prosegue Jackson Martinez - allenarmi non è facile. Non riesco a farlo per 2-3 di fila. Vorrei allenarmi normalmente tutti i giorni, ma i medici e il mio fisioterapista mi hanno spiegato che è impossibile. Seguo un programma specifico”.
Adesso la sua carta d'identità dice 32 anni. Jackson non è più un ragazzino e dalla scorsa estate si è trasferito in Portogallo. Il Guangzhou, che lo aveva portato in Cina nel 2016 pagandolo oltre 40 milioni di euro, lo ha lasciato partire dopo che il portoghese aveva segnato solo quattro gol in due anni. Ora si ritrova al Portimonense, dove le cose sembra stiano andando un po' meglio, come dimostrano le quattro reti segnate in dieci partite.