È partito come sostituto, ma Luis Enrique ha capito presto che la leadership di Cesar Azpilicueta non poteva che giovare alla Spagna. Anche martedì, con tutta probabilità, sarà in campo nella semifinale con l’Italia, che ha definito “una squadra molto difficile da affrontare” in un’intervista a Sky Sport.
"L'Italia è una Nazionale forte che sta ottenendo ottimi risultati, ha cambiato stile di gioco e cerca di tenere il pallone e di giocarlo di più”, ha proseguito il terzino.
I pericoli dell’Italia: Jorginho e Insigne
Campione d’Europa nel Chelsea, Azpilicueta ha poi parlato di uno dei punti forti dell’Italia che lui conosce da molto vicino: Jorginho. “È un grandissimo giocatore, ha dimostrato sia nel Chelsea che nell’Italia di essere importante per fare girare il gioco. Gli piace avere la palla e controllare la partita. È un giocatore intelligente: meno sarà protagonista martedì, più possibilità avremo noi di controllare la partita”, ha detto del mediano Azzurro.
I pericoli dell’Italia, però, vengono anche dai giocatori offensivi. Per esempio da Insigne, come ha riconosciuto lo spagnolo: “Non lo conosco di persona, ma so che in campo può essere molto pericoloso. Sta giocando un grande Europeo, è un giocatore molto tecnico e rapido che cerca sempre gli uno contro uno e il dialogo costante con i compagni. Noi ci difenderemo da squadra e attaccheremo da squadra, consapevoli della forza degli attaccanti dell’Italia”.
Il momento della Spagna
"In questo Europeo non siamo partiti bene in quanto a risultati, ma in campo siamo sempre riusciti a dominare il gioco e controllare le partite. Morata? È molto motivato, così come quando gioca in Italia con la Juventus. Ha già giocato a Wembley altre volte e ha un grande rapporto con il Paese. È carico, è una semifinale di un Europeo e tutti aspettano questa partita, anche Álvaro non vede l'ora di scendere in campo”, ha concluso Azpilicueta.