Leonardo Spinazzola sorride nonostante tutto, da casa ma ancora per poco: "Domani raggiungerò i compagni a Londra".
"Sto bene", ha detto l'esterno a Sky, "sono più emozionato ora da spettatore rispetto a quando stavo con la squadra".
"I cori dei compagni un'emozione incredibile"
Il suo Europeo si è fermato al Belgio, a causa dell'infortunio al tendine d'Achille, ma Spina cerca di non pensarci: "Difficile rimuovere l’infortunio, ma ora sono a casa con la mia famiglia e penso alle cose belle che ho"
Da quel momento, per i compagni, è diventato una sorta di mascotte, sempre omaggiato dopo ogni vittoria con cori e magliette, in campo e fuori: "Ho ringraziato i compagni dopo la partita, ho aspettato che mi chiamassero sul pullman, mi hanno cantato la canzone: li ho ringraziati con tutto il cuore, è stata un’emozione incredibile. Sapevo che sabato o domenica li avrei raggiunti per una finale meravigliosa".
"Rialzarsi è l'importante. Finale? Partiamo alla pari"
L'infortunio arriva alla fine della miglior stagione della carriera di Leonardo, protagonista alla Roma e in Nazionale: "C'era piu consapevolezza, era il palcoscenico piu bello e importante della mia carriera. Giocare a questi livelli è una cosa incredibile. Ho sempre creduto in me stesso, ma è stato davvero incredibile."
"L’importante è sempre rialzarsi: mai smettere di credere in te stesso. Poi serve anche un po’ di fortuna: gli episodi, gli infortuni, i ruoli ti cambiano la carriera. A me il ruolo ha cambiato tantissimo" ha commentato Spinazzola riguardo al suo percorso tra i professionisti. "A 16 anni al Siena giocavo esterno alto, mister Baroni mi disse che mi sarei dovuto spostare terzino per giocare ad alti livelli. sono sempre stato un giocatore altruista, non ho mai avuto la foga di fare gol. Poi mister Beretta mi ha spostato a quinto di centrocampo e mi sono trovato subito molto bene"
Ma adesso la testa è a domenica: Italia-Inghilterra. "Partiamo 50-50, loro sono fortissimi con individualità incredibili, hanno gente come Sancho, Rashford e Foden in panchina, sono fenomenali. Anche in fase difensiva non subiscono gol: sarà tosta. Ma anche noi abbiamo grandi individualità, siamo un grande gruppo, ce la possiamo fare".
Spina ci crede, dunque. E ci sarà, al fianco dei suoi compagni, in attesa di poter tornare anche lui sul campo, ma senza fretta: "L’importante è tornare bene: un mese in più, un mese in meno, non cambia".