Dopo la sorprendende ed inaspettata eliminazione dal Mondiale ad opera della Macedonia del Nord, la Nazionale è stata sconfitta anche nella "Finalissima" contro l'Argentina. Un netto 3-0 che ha testimoniato il bisogno di ripartire con un nuovo gruppo, per aprire un ciclo che possa tornare a farci rivivere le emozioni provate ad Euro 2020.
Passata quindi la rabbia e la delusione per questi ultimi risultati, arriverà presto l'occasione per rifarsi e tornare a sorridere, come abbiamo fatto la scorsa estate. Con le cicatrici del passato e con la freschezza del nuovo che avanza. Già: i giovani. Il futuro su cui puntare. Questa la lista di alcuni dei giocatori che saranno i protagonisti del domani.
Porta e difesa
In porta c'è Gigio Donnarumma, con tutta una carriera da scrivere anche a tinte azzurre. Con lui c'è Carnesecchi: classe 2000, al secondo anno in Serie B (anno scorso a Trapani, da un anno e mezzo alla Cremonese) in cui ha dato conferme del suo grande talento centrando la promozione con i grigiorossi. La Serie A lo aspetta. In difesa, è finito il ciclo Bonucci-Chiellini: la nuova colonna sarà Bastoni. Insieme a lui, Gianluca Mancini è la spalla giusta. E da dietro ci si può aspettare grandi cose da talenti come Scalvini (2003) e Lovato (classe 2000) dell'Atalanta (che stanno già acquisendo tanta esperienza in Serie A). Da tenere in considerazione anche Mattia Viti (2002) che, dopo la crescita in uno dei migliori settori giovanili d'Italia (Empoli), sta confermando grandi potenzialità anche in Serie A. E come lui, c'è anche Simone Canestrelli (2000, in prestito a Crotone nell'ultima stagione), e Lorenzo Pirola, classe 2002 ma già protagonista nella promozione dell'ambizioso Monza di Galliani e Berlusconi (in prestito dall'Inter). Tanti difensori centrali su cui appoggiarci, ma anche qualche esterno di talento, come Raoul Bellanova (classe 2000 del Cagliari e al centro delle attenzioni di mercato dell'Inter) e Fabiano Parisi (2000), un'altra - l'ennesima - bella sorpresa offerta dall'Empoli.
Centrocampo
A centrocampo, alcune forze fresche su cui puntare sono già presenti nel gruppo di Mancini: parliamo di Tonali e Barella. Lorenzo Pellegrini poi potrà avere più spazio per apportare alla Nazionale il suo carisma e la sua classe in mezzo al campo, così come lo stesso accadrà per Frattesi, Pessina e Manuel Locatelli. E a proposito di Juve, potrebbe presto arrivare il momento anche di Fagioli, il regista che Allegri lanciò in Serie A e che si è messo in luce in Serie B (alla Cremonese) per prepararsi a un grande futuro. Basti pensare che quattro anni fa Allegri parlava così di lui: "Vederlo giocare è un piacere, è uno che conosce il calcio". Non vediamo l'ora di vederlo anche con la maglia della Nazionale maggiore. Dove ci sarà bisogno anche della corsa e della grinta di uno come Pobega, altro ragazzo in grande crescita. Poi sarà anche il tempo di responsabilità per Nicolò Zaniolo: il futuro è dalla sua e ora più che mai l'Italia ha bisogno di appigliarsi alla sua classe.
Attacco
In attacco è linea (nero)verde: in prima fila ci sono Scamacca e Raspadori, i due più promettenti e più pronti dei giovani italiani. Occhio anche a Lorenzo Lucca (2000) e Luca Moro (2001), tanto per restare in tema Sassuolo. Dall'Under 21 sarà interessante capire anche gli sviluppi e la crescita dei vari Nicolò Cambiaghi (2000), Matteo Cancellieri (2002), Lorenzo Colombo (2002), Gianuca Gaetano (2000) e Kelvin Yeboah (2000), con quest'ultimo arrivato a gennaio al Genoa e già nel giro della Serie A. E infine, tornerà anche Federico Chiesa, uno dei più grandi talenti del nostro calcio. Da coccolare e tenerci stretto.
Li abbiamo contati: sono ventinove motivi per provare a trovare la luce, in fondo al tunnel in cui siamo finiti di nuovo.
Leggi anche - Alle origini di Cancellieri: dalla Polisportiva De Rossi all'Hellas Verona
Italia, l'undici titolare da cui ripartire:
Italia (4-3-3): Donnarumma; Bellanova, Bastoni, Mancini, Parisi; Barella, Frattesi, Pellegrini; Chiesa, Scamacca, Zaniolo. Ct.: Mancini.