"Non riesco ancora a capacitarmi di quello che è successo. Quando la palla è entrata mi si è gelato il sangue". Beppe Bergomi è ancora incredulo per la sconfitta dell'Italia contro la Macedonia del Nord che ha sancito l'esclusione della Nazionale azzurra ai prossimi Mondiali in Qatar.
"Questa eliminazione è peggiore rispetto a quella di cinque anni fa - spiega ai microfoni del Corriere dello Sport - Arrivammo secondi nel girone dietro una Spagna forte, questa volta non siamo riusciti a metterci alle spalle la Svizzera. E poi gli spareggi: un conto è sfidare la Svezia, un altro la Macedonia con tutto il rispetto".
Il futuro di Mancini e la candidatura di Gattuso
Bergomi poi si concentra sul futuro di Roberto Mancini. Il ct della Nazionale azzurra è finito al centro delle critiche dopo l'eliminazione contro la Macedonia del Nord.
"Roby è un amico e un grande allenatore, ma il calcio a volte sa essere crudele - aggiunge - Futuro? Se lui ha voglia di rimettersi in gioco e prendersi una rivincita dico sì, la risposta può darla solo lui".
E sul suo possibile sostituto Bergomi avanza una candidatura in particolare. "Ranieri sarebbe un selezionatore ideale grazie alla sua esperienza, De Zerbi darebbe una filosofia calcistica simile a quella di Mancini - conclude - Io se dovessi dire un nome punterei su Gattuso. Ci vuole uno con la sua carica, il suo carisma e la sua esperienza per ripartire in un momento simile".
L'INTERVISTA INTEGRALE DI BERGOMI DISPONIBILE SUL CORRIERE DELLO SPORT