Delle semplici scelte tecniche o forse c'era dell'altro? Una cosa è certa: da quando Solari siede sulla panchina del Real Madrid, Isco non è più titolare. Nella sfida contro la Roma è finito addirittura in tribuna, facendo la sua comparsa solo nel tunnel degli spogliatoi. Idolo del popolo madridista, vera e propria colonna del Real di Zidane prima e di Lopetegui poi, che ha sempre sostenuto fino al suo esonero, con l’arrivo di Solari è letteralmente finito nel dimenticatoio.
Dal 2013 il fantasista malagueño non era mai stato escluso in Champions per scelta tecnica. Un campanello d’allarme seguito da altri dati negativi: nelle sei partite che ha avuto a disposizione con Solari gli sono stati concessi solo 78 minuti. Tutta un’altra storia nella Nazionale spagnola, dove Luis Enrique sta dando al giocatore piena fiducia e, fatta eccezione per le due sfide saltate causa appendicite, è stato titolare per 90 minuti in tutte le quattro gare giocate.
Secondo quanto riportato da Cadena Cope, alla base dell'esclusione dell'Olimpico ci sarebbe uno scontro dai toni accesi tra Isco e Solari, una mancanza di rispetto che al nuovo allenatore dei blancos non è andata giù e ha deciso di punire. Inoltre il giocatore, non avrebbe stretto la mano a Solari nello spogliatoio dopo la sconfitta per 3-0 contro l'Eibar, un altro gesto che Solari non ha trascurato, aggiungendolo ad altri motivi, come l'intensità nell'allenamento.
Dal canto suo, Solari, nel corso della conferenza stampa post Roma-Real ha provato a fare chiarezza, spiegando le ormai ripetute esclusioni del trequartista spagnolo: “Per me non c'è nessun caso. Io prendo decisioni adeguate al momento. Le mie sono sempre scelte tecniche, a parte situazioni eccezionali, ma non è questo il caso. La sua esclusione è un problema che non esiste. I calciatori devono dare sempre il massimo per essere scelti”.
