"Domenica abbiamo peccato di presunzione, si può perdere una partita ma non in quel modo". Analizza in maniera molto lucida Simone Inzaghi, che torna sul match perso contro l'Udinese. "Dobbiamo resettare al più presto e guardare avanti. Abbiamo lavorato 4-5 anni per entrare in Europa e vogliamo giocarci questa Champions al meglio delle nostre forze", spiega ai microfoni di Sky Sport, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Borussia.
La qualificazione è alla portata, Inzaghi lo sa e non vuole vanificare il lavoro svolto sino a oggi: "Sappiamo che siamo vicini a un ottimo traguardo, però ci manca ancora qualcosa, ci sono due partite da disputare: domani abbiamo una gara molto importante contro una, a parere mio, delle migliori squadre d'Europa con un ottimo potenziale. All’andata abbiamo vinto cominciando con il piede giusto questa Champions, manca ancora qualcosa per l’aritmetica certezza del passaggio del turno, ma bisogna entrare tra le prime 16 d'Europa, per noi sarebbe un grandissimo traguardo".
Reina o Strakosha?
Con Strakosha ormai recuperato dalla convalescenza dovuta al Covid-19 e Reina in grande forma, l'allenatore della Lazio ha l'imbarazzo della scelta: "Non deve diventare un problema, ho dei dubbi di formazione come in tutti i ruoli. Questo deve continuare a essere una risorsa per noi".
La certezza resta il bomber, proprio ex Borussia Dortmund, Ciro Immobile: "È sempre molto continuo e non solo per i gol, ma anche per le prestazioni e per l’apporto che dà alla squadra. Poi anche Haaland sarà un osservato speciale: è un grandissimo giocatore, capace di segnare in ogni partita”.
Inzaghi, in conferenza stampa, ha poi aggiunto: "L'allenamento di oggi è stato discreto. I ragazzi, eccetto Muriqi, sono tutti a disposizione. Luiz Felipe e Caicedo sono da valutare. Domani avremo un risveglio muscolare e poi decideremo con calma la formazione".
Lazio con il lutto al braccio
La Lazio giocherà con il lutto al braccio per via della scomparsa del portavoce del club Arturo Diaconale: "Una bruttissima notizia, era un grandissimo laziale con cui ho avuto la fortuna di collaborare negli ultimi 4 anni. Metteva tanta dedizione nel lavoro, è una grande mancanza, mi unisco al dolore della famiglia. Ci eravamo visti 4 mesi fa a una cena da lui organizzata, credevo che le cose andassero meglio ma purtroppo la vita è imprevedibile", ha concluso l'allenatore.