A pochi minuti dal fischio d'inizio di Monza-Inter, l'ad nerazzurro Beppe Marotta ha parlato del mercato ai microfoni di Sky Sport.
"In questo momento siamo in una fase interlocutoria, essere lepre o cacciatore cambia poco. Sicuramente siamo lepre in questo momento, l'ho detto come metafora, perché tante critiche ci sono piovute addosso, bisogna essere solidi e spingere: la lepre deve schivare le fucilate dei cacciatori", così il dirigente nerazzurro. Sull'obiettivo principale: "L'obiettivo dell'Inter, dall'alto della sua storia e del palmares che ha, è quello di vincere le competizioni in cui partecipa: è normale che deve ottimizzare le proprie performances rispettando gli avversari, ma senza sentirsi inferiori a nessuno. Poi in ogni competizione vince la migliore, se vincerà qualcun'altro toglieremo il cappello e faremo i complimenti. Noi non siamo presuntuosi da dire che vinceremo lo scudetto, noi lotteremo fino alla fine per provare a vincere". Sul mercato: "Attacco? Abbiamo l'attacco più prolifico con 48 gol, tutta la squadra ha contribuito a raggiungere questo numero importante. L'assetto offensivo ci dà garanzie per il resto della stagione, non vedo criticità. Siamo tranquilli".
Su Zielinski: "L'area mercato con Baccin e Ausilio è sempre attenta alle dinamiche di mercato e alle opportunità. Dall'inizio di gennaio c'è la possibilità di prendere i giocatori svincolati: come tutte le società vogliamo essere attivi, ma da qui a dire che abbiamo raggiunto un accordo voglio dire che non abbiamo raggiunto nessun accordo". E su Arnautovic: "Le prestazioni di Lautaro e Thuram hanno dato vantaggio alla nostra squadra, hanno sempre giocato e con loro in squadra siamo tranquilli. Abbiamo costruito un reparto offensivo con altri 2 giocatori di grande esperienza. Arnautovic non ha fatto bene una partita: non si può mettere in croce per una gara negativa. I nostri attaccanti hanno giocato e sempre fatto bene. Il gioco di Inzaghi poi premia tanti altri giocatori in vari ruoli".
Sulla Juve: "Hanno un bel parroco: Allegri ha tanta esperienza. Il sacerdote ha impartito una bella mentalità, anche noi ce l'abbiamo. Per noi dev'essere uno stimolo per noi". E poi su Allegri che fu vicino all'Inter dopo l'addio di Conte: "Credo che siano delle dinamiche normali. Dopo che finisce un rapporto con un allenatore si va subito a contattare quegli allenatori che sono sul mercato e che sono liberi. Allegri fu contattato perché era libero, poi la scelta è ricaduta su Inzaghi: siamo contenti così, con tutto il rispetto per Allegri".