Inter, Marotta: "Zielinski? Ho parlato con De Laurentiis"
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Data: 06/02/2024 -

Inter, Marotta: "Zielinski? Ho parlato con De Laurentiis"

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Le dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'Inter, Beppe Marotta
Le dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'Inter, Beppe Marotta

Dopo la vittoria nel derby d'Italia contro la Juventus, l'ad dell'Inter, Beppe Marotta ha parlato a DAZN. 

 

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Marotta: "Zielinski? Ho parlato con De Laurentiis. Se tutto andrà in porto lo tessereremo per l'anno prossimo"

"Oltre alla squadra e a Inzaghi, dietro l'Inter ci sono persone come Ausilio, Baccin e Zanetti: la nostra fortuna è aver creato questa squadra vincente", così Beppe Marotta a DAZN. "Devo dire che quello che conta è essere tornati a rappresentare una società importante, come era nel 2010 che vinse il triplete. Siamo cercati e ricercati da parte di tanti giocatori. Il discorso di Zielinski: io ho parlato con De Laurentiis e gli ho detto che stiamo sondando il terreno nel rispetto delle norme. Penso che Ausilio si darà da fare su questa situazione. Se tutto andrà in porto lo tessereremo per l'anno prossimo, altrimenti no. Ma fa parte di una di quelle intuizioni che uno deve sempre considerare". 

 

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Su Thuram: "Ha sempre dimostrato di essere un talento, poi ha avuto un infortunio, ma è la nostra forza: Baccin e Ausilio non lo hanno mollato e siamo riusciti a prenderlo a aparametro zero. Per me è un grande talento che col tempo dimostrerà di diventare un campione. E' un figlio d'arte, un bravo ragazzo ed è importante avere un padre di quello spessore perché io ho avuto modo di vivere momenti con loro: il padre è il primo consigliere ed è una bella cosa".

 

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Sui parametri zero: "Nascono dal lavoro dell'area tecnica, che monitorano ed evidenziano i giocatori svincolati e poi si va a cercare di contattare e negoziare. Per noi è più facile negoziare rappresentando l'Inter, una grande società. Adesso è molto più facile rispetto a quando sono arrivato: ci è riconosciuto di aver vinto 6 titoli, l'Inter è sempre l'Inter, sei a Milano che rappresenta un'attrazione anche per le compagne dei calciatori". Sui rinnovi: "Non abbiamo ansie perché non ci sono giocatori che si svincolano, quindi vogliamo consolidare il rapporto con quei giocatori che manifestano la volontà di vestire quella maglia come Lautaro e Barella, ma non c'è fretta. La cosa bella è che abbiamo a che fare con dei professionisti che hanno ottima considerazione del brand Inter". Sul gruppo: "Siamo riusciti a puntellare l'organico, merito di Ausilio che è una persona spesso sottovalutata col tempo sta dimostrando di essere un bravo ds, ne ho conosciuti tanti e lui è competente. Devi avere una rosa competitiva e Inzaghi anche in panchina ha giocatori di spessore. Merito della società. Poi lui è bravissimo a valorizzarli". 

 

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Su Pavard: "Non è un parametro zero. Lui è un campione del mondo, Nazionale francese, giocatore molto importante. Ieri ho sentito Stramaccioni e Barzagli sul paragone con Bremer, che abbiamo trattato l'anno scorso. Caratteristiche diverse ma entrambi bene: Pavard è completo, nelle due fasi". Sul possibile ritorno di Conte in Serie A: "In questo momento è una risorsa del calcio italiano che farebbe comodo a tante squadre. La speranza è che possa tornare in Italia: dipende molto da lui. Ma spendo delle parole su Inzaghi: considerando il divario di età con Allegri e Conte è un allenatore in crescita. Bravo, dal punto di vista umano e personale, dal punto di vista dell'organizzazione di gioco. E grande merito di questi anni, per la soddisfazione dei tifosi, è stato suo".

 

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Sull'arrivo di Ronaldo alla Juventus: "Innanzitutto sono passati tanti anni e torno per simpatia su questa cosa, non voglio più trattare questo argomento. Riconosco solo i 10 anni belli alla Juve. Se la proprietà ha una linea diversa e una strategia diversa il manager fa un passo indietro. L'ho fatto col sorriso sulle labbra perché ho dato alla Juve quanto ricevuto. La Juve voleva ringiovanire il management ed era giusto così. L'operazione Ronaldo non mi trovava in parte d'accordo. Non discuto il calciatore, era impegnativo a livello economico. Ma non è stato quello l'elemento che ha portato alla rottura. È stato un cambiamento fisiologico o un ciclo chiuso". L'ad nerazzurro ha poi rivelato il giocatore che prenderebbe in caso di budget illimitato: "Devo dire una cosa: è molto più difficile avere i soldi a disposizione che non averli. Quando non ce li hai devi essere creativo e lavorare sulle opportunità. Bellingham per esempio mi fa divertire". E sul futuro: "Ho allungato il contratto e abbiamo prolungato io e tutto il management. Il mio contratto scade nel 2027 e avrò 70 anni. Essendo innamorato del calcio e dello sport voglio creare una nuova vita e mi piacerebbe occuparmi dal punto di vista politico di calcio". 

 

Tags: Inter



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