Partita importantissima per l'Inter, che per continuare la sua corsa scudetto dovrà superare l'ostacolo Lazio, reduce da sei vittorie consecutive in campionato. Prima di analizzare il match di domani sera, però, Antonio Conte è tornato sulla sfida di Coppa Italia dell'Allianz Stadium contro la Juventus.
L'allenatore nerazzurro ha voluto chiarire una volta per tutto in conferenza stampa quanto accaduto durante il match, con momenti di grande tensione tra lui e il presidente bianconero Agnelli: "La verità l’hanno vista e sentita tutti. Questo per me è importante. Ma noi siamo modelli educativi e siamo tenuti in qualsiasi circostanza a ricordare questo. A me dispiace e sono qui per scusarmi, a una provocazione e a degli insulti ho reagito in una maniera sbagliata. Avrei potuto agire diversamente, magari applaudendo o alzando il pollice, avrei dato un esempio più positivo. Mi dispiace, ho sbagliato".
Conte ha poi proseguito analizzando il momento di Romelu Lukaku, non in grandissima forma nelle ultime uscite, e Nicolò Barella, che al contrario sta dimostrando di essere uno dei migliori calciatori nerazzurri in questo inizio di 2021: "Non posso pensare che Romelu stia pensando a qualcosa che non è il calcio giocato. Sa che per noi è un giocatore importante, le ultime prestazioni sono state un po' opache ma sa che abbiamo bisogno di lui e contiamo su di lui. Di Barella dico che deve continuare a lavorare, come in tutte le cose c'è la massima esaltazione di un colore o di un altro. Deve continuare a far bene e sapere che le sue fortune dipendono da quelle della squadra. Sta crescendo, ha ancora margini di miglioramento importanti come tutti i compagni, ma come dico sempre siamo una squadra e dobbiamo pensare al bene della squadra".
Confermata dallo stesso allenatore l'assenza di Vidal per la sfida contro la Lazio, Conte ha terminato parlando del percorso della sua Inter in questa stagione: "Posso parlare di quel che sta accadendo con me in questo anno e mezzo, penso che nella mia gestione abbiamo riacquistato credibilità. Non siamo ancora dove vorremmo essere ma stiamo lavorando tanto e solo uno stupido non vede i nostri progressi. Dobbiamo continuare a camminare, possibilmente a correre, migliorando in tutti gli aspetti. Dobbiamo lavorare per arrivare dove vogliamo essere. Ancora non ci siamo".