L'Inter di Simone Inzaghi si prepara alla finale di Champions League contro il Manchester City di Guardiola, in programma sabato 10 giugno alle ore 21:00. L'allenatore nerazzurro, a cinque giorni di distanza dalla gara di Istanbul, ha parlato in conferenza stampa nel corso del media day del club.
La conferenza di Simone Inzaghi
Per iniziare l'ad Marotta ha riconosciuto i meriti dell'allenatore e della squadra per il traguardo raggiunto. Simone Inzaghi ha poi esordito: "È stato un viaggio lungo, cominciato da questa estate il giorno dei sorteggi che non erano stati fortuniatissimi. Insieme allo staff e alla squadra, però, avevamo condiviso che secondo noi era possibile fare un buon percorso. Penso sia tutto partito dall'anno scorso, nella nostra mente le quattro partite disputate con Real Madrid e Liverpool sono rimaste nei nostri pensieri. Nel 2010 fu fatta un'impresa e cercheremo di ripeterla nel 2023".
L'allenatore dell'Inter ha poi continuato: "Abbiamo lavorato tanto sul City dalla sera del derby di ritorno con il Milan. Ma solo dopo il Torino sto pensando cosa realmente bisogna fare per il City sabato. A livello di importanza è la partita più importante della mia carriera, che ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l'anno. Troveremo uno stadio pieno, con tanti tifosi turchi che saranno divisi tra Calhanoglu e Gundogan".
Su chi è favorito, Inzaghi non si sbilancia: "Con le percentuali non sono bravissimo, incontreremo la squadra più forte del mondo che ha vinto 5 volte negli ultimi 6 anni la Premier che è il campionato più competitivo del mondo. Dovremo fare una gara da squadra perché avremo davanti i migliori con un ottimo allenatore che ha segnato il calcio moderno. L'ho sempre detto: per me è l'allenatore migliore del mondo. L'ho affrontato da giocatore e ho un aneddoto: nel viaggio di nozze a New York con mia moglie ero a far colazione alle nove e assieme a noi era seduto Guardiola al tavolo. Tutte due le squadre avranno i giocatori migliori che possono fare la differenza. Loro hanno vinto due titoli quest'anno ma anche noi".
Sempre sul City, Inzaghi ha spiegato: "C'è tantissima ammirazione per loro e per tutto quello che hanno fatto negli anni. Quest'anno sentivo che sarebbero arrivati in finale. Più li vedi e più capisci perché stanno ottenendo questi risultati: sono una squadra completa con pochissimi punti deboli. Sappiamo che partono molto forte ma noi su questo aspetto siamo attenti. Nel calcio la motivazione è importantissima, per fortuna i ragazzi ce l'hanno sempre. La partita sarà fatta di momenti, noi dovremo essere bravi a togliere un po' di possesso al City e a gestire meglio la palla quando l'avremo".
Su chi sarà il partner di Lautaro: "Non ho ancora deciso, come non ho ancora deciso a metà campo e in difesa. In questo momento fortunatamente ho la possibilità di scegliere, che per un allenatore è la miglior cosa che ci sia. Ho potuto alternare i giocatori e ho avuto dei ragazzi che sono riusciti a tirare fuori delle risorse che non pensavamo di avere nei momenti più difficili. Mancano ancora 4 allenamenti e la rifinitura a Istanbul. Molte volte il risveglio muscolare cambia l'idea dell'allenatore".