Inter in campo a Vienna contro il Rapid per l'Europa League. Ma in queste ore si parla ovviamente della decisione di togliere la fascia da capitano a Mauro Icardi e della sua mancata risposta alla convocazione per la gara di questa sera. Scelta spiegata così da Piero Ausilio: “Si parla di una decisione condivisa dall'Inter in tutte le sue componenti, i motivi sono seri e la scelta è arrivata dopo un'attenta valutazione – ha dichiarato il direttore sportivo nerazzurro a Sky Sport – Non si prendono decisioni così senza dolore, per un giocatore comunque importante per l'Inter e che ha ancora tanto da dare a questo club. Icardi ieri ha concluso l'allenamento, era a disposizione e tra i convocati. La scelta di non venire è stata sua. Tutti i calciatori fanno fisioterapia, a volte anche prima dell'allenamento. Noi siamo qua, a sua completa disposizione. Non è in discussione Icardi come calciatore e bomber, per tutto quello che ha dato all'Inter, e mi auguro possa continuare a dare. Bisogna tornare e parlarci, abbiamo tutta l'intenzione di lavorare al recupero del calciatore. Anche se non è giusto parlare di recupero, perché le sue prestazioni non le abbiamo mai messe in discussione. La scelta riguarda la sua figura di capitano e abbiamo ritenuto opportuno prendere questa decisione.
Decisione in ritardo? Noi ci guardiamo sempre dentro, non so se questa scelta poteva essere fatta prima. Ma nel calcio deve prevalere il noi prima dell'io. Deve esserci il rispetto, prima di tutto dello spogliatoio, della squadra e del club. Se vengono messe in imbarazzo questi aspetti, allora bisogna prendere dei provvedimenti anche se a volte è l'ultima cosa che vorresti fare. Bisogna però avere la forza di prendere questo tipo di decisione, spero serva a fare tanti passi in avanti.
Rinnovo? Proseguiremo il discorso, non ci facciamo condizionare da questa cosa perché è un problema diverso. Il rinnovo e il campo sono un'altra corsa rispetto alla decisione presa ieri. Provvedimenti per la mancata risposta alla convocazione? Non abbiamo ancora pensato a nulla, stiamo pensando solo alla partita. Da domani, quando saremo tutti insieme, faremo delle valutazioni.
Il malumore di Perisic dipendeva da Icardi? No. Ma non parlerei neanche di malumore, ma soltanto di opportunità che il calciatore ha avuto. Finito il mercato, Perisic si è messo subito a disposizione dell'Inter per ottenere la qualificazione alla prossima Champions League e per provare ad andare avanti in questa competizione così importante come l'Europa League”.