È il giorno della presentazione di Lorenzo Insigne al Toronto. L'ex capitano del Napoli è arrivato nei giorni scorsi in Canada, pronto per iniziare la nuova avventura. Nella serata italiana, è iniziata la sua prima conferenza stampa americana.
Insieme a lui, presenti la moglie Jenny, i due figli e l'agente Vincenzo Pisacane. "La mia è stata una scelta di vita - ha dichiarato Insigne -, per me e per la mia famiglia. Tutti pensano sia una scelta fatta per i soldi, ma ho parlato con il presidente e qui c’è un progetto importante. Vogliamo vincere la Champions".
Toronto, la conferenza stampa di Insigne
Insigne ha poi approfondito i motivi che lo hanno spinto a scegliere la strada dell'MLS: "Ho 31 anni e non sono vecchio, potevo rimanere in Europa. Ma ho fatto una scelta di vita. Dopo dieci anni di Napoli, di successi e di rimpianti, ho accettato una nuova sfida. Quello americano è calcio, perciò sono qui.
Voglio essere il primo italiano a vincere in America. Questa società ha fatto tanto per me".
"Napoli è lontana - ha proseguito - ma qui mi sento a casa con i tanti italiani. Mi sento amato, ma devo ora restituire in campo queste attenzioni". Insomma, l'esperienza sarà nuova ma le ambizioni sono le stesse per Insigne. E la pressione non lo spaventa: "Ho giocato dieci anni a Napoli e in Nazionale e sono abituato ad un certo tipo di pressioni. Farò parlare il campo. Volevo una nuova sfida, volevo dimostrare il mio valore qui. Far vincere il Toronto".
Insigne a Toronto ripercorrerà i passi di Sebastian Giovinco ("La sua esperienza non mi ha condizionato" ha dichiarato), ma soprattutto troverà un'altra vecchia conoscenza della Serie A: Michael Bradley. "Con Bradley parlo tanto, già dall'Italia. Parlando italiano, per me è di grande aiuto. È un leader, un vero capitano".