Una nuova occasione si presenta all’Inghilterra per "portarla a casa". La delusione per la sconfitta nella finale degli Europei contro l’Italia è ancora forte. Dalla partita di Wembley in poi la nazionale ha vissuto momenti difficili, a partire dalla retrocessione nella Lega B della Nations League. Nonostante ciò, se si guarda la rosa a disposizione di Southgate, la nazionale inglese parte come una delle favorite per arrivare fino in fondo. E per confermare questo pronostico gli inglesi le stanno provando tutte.
Come l’idea di isolare al massimo i giocatori per limitare le tentazioni. Infatti Kane e compagni alloggeranno in un hotel a 5 stelle a 16km da Doha, la capitale del Qatar, ma comunque vicino agli stadi del Mondiale. Gli accompagnatori, le fidanzate e le mogli invece saranno fatti accomodare in una nave da crociera extra lusso ormeggiata al porto di Doha.
Southgate e il "football coming home" fallito due volte
Una storia particolare quella di Gareth Southgate con l’Inghilterra. Due fasi con la nazionale dei Tre Leoni: una da giocatore (dal 1996 al 2004) e l’altra da allenatore (dal 2016). Partiamo dalla prima. Classico difensore centrale all’inglese degli anni ‘90: pochi vezzeggiativi, tanta sostanza. Non gioca mai per un top club, ma ai ct poco importa. Da Glenn Hoddle a Eriksson passando per Wilkinson e Taylor: lo convocano tutti. Agli Europei casalinghi del ‘96 è una delle stelle, insieme ai vari Shearer, Gascoigne e Sheringam. Quella nazionale arriva fino alla semifinale, quando incontra la Germania. Sfida che finisce ai rigori e quello decisivo lo batte proprio Southgate. Palla a sinistra, Köpke para. Dopo di lui segna l’ex Juve Andreas Möller e il sogno inglese svanisce.
Passano esattamente 20 anni da quel rigore e Southgate torna nella nazionale inglese. Questa volta però come allenatore. Promosso tra mille scetticismi dalla nazionale Under 21 dopo le dimissioni di Allardyce, Southgate ha saputo lavorare bene con il bel materiale che aveva a disposizione. Una gestione dei giovani (che conosceva bene) perfetta. Quei "wonderkids" che l’hanno portato ad affermarsi nel panorama mondiale e giocarsi una finale dell’Europeo. Dopo Köpke, è Donnarumma a fermare gli inglesi e per la seconda volta Southgate si vede svanire da davanti la gloria del suo Paese. Ora il Qatar gli offre la possibilità di rifarsi.
Come gioca l’Inghilterra di Southgate
Per la porta, il posto sarà affidato a uno tra Pickford, titolare agli ultimi Europei, o Ramsdale, cresciuto tantissimo nell’ultima stagione con l’Arsenal. Fluidità e velocità: queste le parole d’ordine del gioco di Southgate. E i giocatori a disposizione glielo permettono alla grande. A partire dalla difesa. Sulla destra infatti con ogni probabilità ci sarà Kyle Walker, dietro di lui nelle gerarchie i vari Alexander-Arnold e Trippier. Dopo l’infortunio di Chilwell oltre a quello di James a destra, c’è carenza di terzini sinistri. L’unica opzione sarebbe Luke Shaw o adattare qualcuno dalla destra. In mezzo alla difesa si giocheranno i due posti Maguire, Stones e White, autore di un grande inizio di stagione con l’Arsenal. Più defilati Coady e Dier che hanno vinto la concorrenza con Tomori.
A centrocampo, Southgate recupera all'ultimo Kalvin Philips. Fondamentale sia con una linea a tre, che con una mediana a due. In questa zona del campo il ct ruoterà molto a seconda della partita. Potrà contare su interpreti più virtuosi come i vari Mount, Bellingham e Gallagher. Oppure più fisici come Rice e Henderson. L’attacco è da brividi. La scelta sulle fasce potrebbe ricadere su Saka a destra e Foden a sinistra, con Grealish e Sterling sempre pronti. Da non dimenticare Rashford che sembra sia ripartito bene in questa stagione dopo l’ultima sottotono. Fuori Sancho per infortunio. Il ruolo di punta centrale, neanche a dirlo, è di Harry Kane. Resta fuori dunque Tammy Abraham. Due le chiamate a sorpresa: James Maddison del Leicester e Callum Wilson del Newcastle.
La stella "Hurricane"
Proprio l’uragano del Tottenham sarà la stella di questa nazionale. Sempre protagonista in Premier League, fascia da capitano e il record di miglior marcatore di sempre della nazionale inglese a un passo. Infatti Kane è a soli due gol dal raggiungere Rooney e potrebbe farlo già in Qatar. Il giusto riconoscimento a uno degli attaccanti più forte della sua generazione. Uno dei pochi che nel calcio moderno riesce ad essere attuale modificando il suo stile di gioco a seconda dei momenti della partita. Un minuto prima è l’attaccante boa che sfonda di fisico, quello dopo è la punta che si abbassa a prenderla per fare il regista offensivo. Una caratteristica che lo conferma tra le stelle non solo della nazionale, ma dell’intero Mondiale.
I convocati dell'Inghilterra
Portieri: Pickford, Pope, Ramsdale;
Difensori: Alexander-Arnold, Coady, Dier, Maguire, Shaw, Stones, Trippier, Walker, White;
Centrocampisti: Bellingham, Gallagher, Henderson, Mount, Philips, Rice;
Attaccanti: Foden, Grealish, Kane, Maddison, Sterling, Saka, Rashford, Wilson.