Sono servite solo cinque presenze a Ilaix Moriba per trovare il suo primo gol in prima squadra: non fa nemmeno l'attaccante, ma il centrocampista, eppure ha lasciato il segno in zona gol sin da subito. Di certo non una sorpresa per un ragazzo abituato a bruciare le tappe, il primo classe 2003 della storia a vestire la maglia blaugrana, un craque atteso dalla cantera, ancora piena di talenti nonostante le difficoltà della società negli ultimi anni.
Con il Cornellà in Copa del Rey l'esordio, passato sott'occhio per via dell'impegno morbido: poi l'assist alla prima in Liga e adesso il gol, bellissimo, all'Osasuna. Controllo con il destro, finta di tiro per spostare la palla sul sinistro e poi un gran tiro da fuori che strappa gli applausi dei pochi presenti al Sadar. Pochi ma fortunati, perché hanno assistito dal vivo al primo show di uno che a Barcellona viene considerato tra i giocatori più promettenti al mondo: nuovo Pogba per molti, semplicemente Ilaix Moriba, nuovo figlio calcistico della Spagna multi-culturale che si coccola talenti come Adama Traoré e Ansu Fati, il suo grande amico.
Ansu, oggi ancora out per l'infortunio patito nella gara d'andata contro il Betis, è arrivato in prima squadra alla sua stessa età e nelle prime gare ha avuto il medesimo impatto sulla squadra. Ci ha messo meno di una stagione a diventare un giocatore determinante per la squadra e questo potrebbe accadere anche al giovane Moriba.
Nel 2021 è già diventato maggiorenne per lo Stato spagnolo e lo sta diventando anche a livello calcistico: è passato in fretta dalle prestazioni di dominio fisico nelle giovanili alle grandi prove in prima squadra, dove ha ricevuto l'assist e l'abbraccio celebrativo di Lionel Messi nel giorno più importante fin qui della sua carriera calcistica.
In un Barcellona che ha faticato a vivere il presente si intravede un grande futuro: la partita di Pamplona è stata terminata con in campo il classe 2000 Dest e il 2002 Pedri, più i canterani classe '99 Mingueza e Puig, oltre allo stesso Ilaix Moriba, l'ultimo fiore di un vivaio capace di rimanere ai vertici del calcio mondiale a prescindere dalle situazioni