Mohamed Ihattaren torna a parlare. Per la prima volta dalla sua partenza dall'Italia, il centrocampista olandese ha rilasciato un'ampia intervista al quotidiano De Telegraaf. Ihattaren ripercorre il periodo vissuto alla Sampdoria: “Devo davvero rimettermi in forma. Voglio sentire che sto giocando di nuovo a calcio. È fantastico”.
![ihattaren-psv-screen-gpo.jpeg](https://gianlucadimarzio.com/images/ihattaren-psv-screen-gpo.jpeg?p=intextimg&s=adbfc4e25c9fa0ca6114419892c7e1bf)
Il centrocampista nega di essere stato per qualche tempo irreperibile, come riportato da qualche media. “Non è tutto corretto, ma sono rimasto scioccato quando l’ho letto. Sono partito a causa delle circostanze alla Sampdoria: a diciannove anni stavo seduto in una stanza d'albergo, da solo, completamente abbandonato a me stesso. Non ce la facevo più. Tutti i tipi di accordi non venivano rispettati”.
Continua: “Ho scelto per me stesso, mi sono protetto e me ne sono andato. La fiducia era svanita. Non ero disperso, come si diceva alla Samp: sarebbe bastato chiedere a un ragazzo a caso di Utrecht dove fossi. Mi avrebbero trovato lì”.
![ihattaren_psv_screen_gdm.jpg](https://gianlucadimarzio.com/images/ihattaren_psv_screen_gdm.jpg?p=intextimg&s=b1cf345b37ffd21de041742565f4c901)
"L'allenatore non sapeva nemmeno che fossi mancino"
Dopo la sua esperienza alla Sampdoria, senza aver giocato un solo minuto, Ihattaren ha deciso di tornare in Olanda: “Quando sono arrivato alla Samp non c'era nessuno tranne il team manager. Ho fatto fotografie con la maglia e mi sono allenato il giorno dopo. L'allenatore - racconta - non sapeva nemmeno che sono di piede mancino. Ma ho pensato: ‘sono solo ne trarrò qualcosa di bello. Gioca a calcio e stattene zitto’".
La situazione è stata resa ancora più pesante da un problema al tendine del ginocchio: “Ho dovuto fare una risonanza magnetica tre volte, di cui una a un'ora e mezza da Genova. Non so perché. Non sono stati riscontrati danni. Ho detto che mi sentivo bene e volevo solo allenarmi, ma mi hanno permesso soltanto di andare in bicicletta e nuotare con i fisioterapisti. Sembrava che non mi capissero o non volessero capirmi affatto. Mi sembrava di essere in vacanza!”. Poi racconta un aneddoto: “Nel gruppo c'era anche irritazione. Ad esempio, ho litigato con Antonio Candreva, di cui ho molto rispetto per la sua carriera. Il livello non era più alto rispetto al PSV”.
![daversa-foto-rosito-gdm.jpg](https://gianlucadimarzio.com/images/daversa-foto-rosito-gdm.jpg?p=intextimg&s=f440737df174a492f11435a708cf3613)
"Non avevo più fiducia"
Il calciatore, infine, racconta come ormai la fiducia nei confronti dell’ambiente blucerchiato fosse svanita: “Dopo che avevo deciso di tornare in Olanda, mister d'Aversa mi chiamò a dirmi che nella prossima partita sarei stato titolare. Però, visto che non avevano mantenuto nessuna promessa a Genoa, non ho creduto neppure a questa comunicazione. Ormai avevo perso tutta la fiducia”, ha concluso Ihattaren.
Questa è la versione di Mohamed Ihattaren raccontata al De Telegraaf. Si attende la versione della Sampdoria per comprendere la posizione della società blucerchiata e avere un quadro chiaro e completo della vicenda.