Il calcio italiano aspetta ancora una risposta dal Governo sulla ripresa dei campionati: mentre è stato concesso un via libera per la ripresa degli allenamenti individuali, si attendono ancora novità su disponibilità a riprendere la Serie A con eventuali date. A commentare la situazione di attesa ci ha pensato Igli Tare, oggi dirigente della lazio che ai microfoni di Sky ha parlato così.
“Ci siamo guadagnati tutto sul campo: siamo un punto indietro alla Juventus con un percorso preciso da fare. Cerchiamo di dare un segnale per il sistema calcio: ho sentito dire che potrebbe uscire un altro provvedimento in cui si parla dello stop del campionato da parte del Governo, ma non è nelle loro competenze. La Fifa, Uefa e Figc hanno dato direttive ben precise. Possiamo terminare questo campionato anche a fine agosto o a settembre, sfruttando il modello del mondiale in Qatar" ha spiegato Tare, prima di soffermarsi sulla necessità di proseguire.
Rinvio sì, ma nonannullamento: questa la posizione di Tare e della Lazio che a prescindere dalle date vuole concludere questo campionato. "E’ importante finire questo campionato, anche perché sarà di grande esperienza per gestire quello dopo. Voglio chiarire una cosa: noi siamo i primi ad esserci fermati a causa del Coronavirus: siamo stati alcuni dei pochi a rispettare fin da subito le restrizioni, nessuno dei nostri ha lasciato Roma. Mi risulta che altre squadre hanno ancora giocatori fuori dal Paese".
La Lazio in queste settimane è stata la società più attiva sul fronte mediatico, altra cosa comentata da Tare. "Penso che il nostro discorso è legato sempre a livello di comunicazione: forse siamo parsi un po’ aggressivi, ma analizzando i dati questo fermo dell’industria potrebbero esserci danni molto importanti”.